Un weekend da gustarci a pieno, ecco cosa ci aspetta ad Abu Dhabi. L’attesa snervante per assistere all’ultimo atto della lotta mondiale tra Lewis Hamilton e Max Verstappen non ci ha concesso di goderci il weekend di gara. Quest’anno le cose sono andate diversamente e sotto i riflettori non ci sono stati solo due protagonisti ma ben 20. Abbiamo potuto osservare i piccoli o grandi passi fatti indietro o in avanti da ciascun pilota, team. Complice il nuovo regolamento, ma anche un mondiale che da Spa in poi ha intrapreso una direzione unica verso la Red Bull. Fino a Interlagos, unica gara dopo quella in Austria ad essere stata vinta da un team diverso da quello austriaco.
Abu Dhabi non solo sarà l’ultimo atto di una stagione intensa, condensata in una serie di triplette e back to back per non ostacolare i Mondiali. Ma anche l’ultimo “ballo” di Sebastian Vettel, prossimo al ritiro che verrà celebrato per tutto il weekend. Proprio lui è il primo a scendere in pista nelle FP1 ad Abu Dhabi, con la scritta “Danke Seb” sull’Halo. Pronto a sfruttare ogni minimo secondo in pista che gli verrà concesso fino alla bandiera a scacchi. La prima sessione del weekend si conclude con il miglior tempo di Lewis Hamilton che chiude in 1:26.633, con un margine di 2 decimi su George Russell.
Tanti volti nuovi
Ad Abu Dhabi, ultimo appuntamento del mondiale, le FP1 principalmente sono state riservate ai roockie che ogni team, per regolamento, ha dovuto inserire in minimo 2 sessioni del proprio programma di prove libere stagionale. Ben 8 piloti non titolari sono scesi in pista in questa sessione. In particolare sono: Felipe Drugovich in Aston, Robert Shwartzman in Ferrari, Logan Sargeant con la Williams, Liam Lawson in Red Bull, Pato O’Ward sulla McLaren, Pietro Fittipaldi in Haas, Jack Doohan in Alpine e per concludere Robert Kubica con Alfa Romeo. Per alcuni un ritorno, per altri un debutto o prove per il 2023. Proprio in questo weekend, infatti, Sargeant avrà la risposta definitiva sul suo futuro in F1 “bloccato” ancora formalmente dalla superlicenza.
Le FP1 non sono iniziate bene per la McLaren di Pato O’Ward, al posto di Norris, costretto a rientrare ai box per un problema probabilmente idraulico. Problemi anche per Sargeant quasi a muro in curva 1 a metà sessione dopo aver perso il posteriore in staccata. Logan, che sostituisce Latifi in questa sessione, come “antipasto” di quello che vedremo il prossimo anno, aveva appena iniziato un giro push. Dopo lo spin però è riuscito a tornare in pista.
Mercedes primeggia anche qui
Una settimana dopo il primo successo stagionale segnato da George Russell in Brasile, la Mercedes è ancora lì davanti, con un 1-2 nelle FP1. I team hanno svolto lavori diversi, tra chi si è dedicato al long run nella prima parte della sessione, chi nell’ultima. C’è anche chi, come Leclerc ha solo girato con le soft. Non conosciamo i carichi di benzina e il weekend è ancora lungo ma la mattina è partita col piede giusto per il team di Brackley che si mette davanti con Lewis Hamilton a caccia della prima vittoria stagionale. La Ferrari di Leclerc segue in P3 a 35 millesimi da Russell. Da considerare però l’assenza di Verstappen e Sainz. Da sottolineare invece l’ottimo lavoro di Lawson, che ha concluso le FP1 subito dietro Sergio Perez, in P5. Il migliore tra i roockie, a 2 decimi da Perez.
II team di Maranello ha scelto di differenziare il lavoro nelle FP1 ad Abu Dhabi, dando a Robert un fondo da testare in vista del 2023, e che dunque non verrà utilizzato nel weekend di gara.
La stagione della Ferrari è passata dall’obiettivo iniziale di lottare per delle vittorie a quello dopo la prima gara, di lottare per il mondiale. Un obiettivo mancato in un modo che ha messo in discussione più di una testa all’interno dell’organico di Maranello.
In attesa delle FP2 ecco i tempi della prima sessione di prove libere!