In una pista stretta e difficile come quella di Monte-Carlo, il gioco della pazienza si rivela fondamentale, infatti tutto sta nel mettere sotto pressione l’avversario e aspettare che commetta il minimo errore. Si conferma possessore di questa abilità Ayumu Iwasa, ma anche gli avversari Daruvala e Crawford che riescono a salire sugli altri due gradini del podio.
Ayumu Iwasa vince a Monte-Carlo
Tutti i piloti ambiscono al podio di Monaco e ciò scatena in alcuni di loro la foga e la fame di vittoria, causando talvolta un eccesso di adrenalina che sfocia in piccoli, ma imperdonabili errori. Talvolta anche la sfortuna gioca però la sua parte, i problemi di affidabilità vanificano gli sforzi. Oggi ad uscire dal circuito con l’amaro in bocca è Isack Hadjar.
Dopo la ripartenza alla fine della Safety Car al giro 6, il francese che gareggia per Hitech, ha improvvisamente perso potenza, il che lo ha costretto al ritiro e a cedere la leadership della Sprint a Iwasa. Il giapponese della DAMS ne ha subito approfittato per distaccarsi dal gruppo.
Un ritmo travolgente, quello di Iwasa, che spaventa tutti ma non Jehan Daruvala che cerca in tutti i modi di raggiungerlo. La seconda Safety Car il distacco si azzera, dando una possibilità a Daruvala di prendersi la prima posizione. L’indiano della MP parte però male e giro dopo giro Iwasa costruisce un distacco impressionante. Ayumu Iwasa torna a prendersi il primo posto che gli mancava dalla Feature Race in Australia.
Partenza liscia (o quasi)
Una partenza tranquilla e pulita, senza contatti quella avvenuta nella Sprint Race di Formula 2 oggi, si potrebbe dire quasi perfetta. Il primo giro è stato però rovinato da un errore di Clèment Novalak che ha impattato nel posteriore della monoposto di Maini all’uscita del Portier. Un errore di calcolo o una distrazione costata cara al francese della Trident che viene penalizzato di 10 s per l’incidente e di ulteriore 5 s per aver accelerato in pit lane.
Dall’imbuto creatosi si susseguono una serie di incidenti che portano al ritiro di Ralph Boschung e Roy Nissany. A non portare a termine la gara ci sono anche Amaury Cordeel, che finisce nel muro dopo aver battagliato con Correa alla Mirabeau, e il vincitore assoluto di Baku, Ollie Bearman, che si è fermato ai box per problemi sulla monoposto della Prema.
Dispersi nel gruppo
Non riescono a portarsi nei pressi della top 3 Victor Martins e il figlio d’arte, Jack Doohan. I due hanno dato tanto spettacolo nel corso della Sprint, sfidandosi l’un l’altro per ottenere il punto addizionale dato dal giro veloce.
Dopo la qualifica di ieri Pourchaire possedeva un solo punto in più rispetto a Frederik Vesti (rispettivamente primi e secondi in classifica piloti). Dopo la gara di oggi entrambi son stati superati da Ayumu Iwasa.
Domani domani è un altro giorno e le carte in tavola verranno mescolate, ancora una volta!