Per definizione, l’automobilismo è uno sport spettacolare che nasce dalla necessità dell’essere umano di mettere alla prova sé stesso, spingendosi al limite e rischiando il tutto per tutto. La Formula 1 costituisce ai giorni nostri non solo la massima espressione dello sport a quattro ruote e della tecnologia dell’automobilismo, ma risulta anche essere la categoria più prestigiosa e seguita a livello mondiale.
Formula significa regole
Il termine “Formula” si riferisce all’insieme di regole alle quali i piloti, le macchine e tutti gli altri partecipanti del Circus devono adeguarsi. I regolamenti vengono redatti dal Consiglio Automobilistico Mondiale della FIA (Federazione Internazionale dell’Automobile) – di cui attualmente è Mohammed Ben Sulayem il presidente. Sono però i commissari, che nel corso delle gare, hanno il compito di interpretare le regole ed applicarle alle situazioni che si presentano, prendendo decisioni in un arco di tempo ridotto.
Il caso Abu Dhabi ‘21
Vi sono però episodi in cui, le decisioni dei commissari di gara hanno causato controversie, che il mondo delle quattro ruote non dimentica. Ne è un esempio recente ciò che è accaduto ad Abu Dhabi, in occasione dell’ultimo Gran Premio del 2021, che ha portato successivamente a delle modifiche del regolamento. A quattro giri dal termine Latifi finisce a muro, causando l’ingresso in pista della Safety Car. La gara sarebbe potuta finire in regime di safety – come accaduto a Monza lo scorso settembre – ma chiudere il sipario dell’ultima esibizione dell’anno, con un mondiale ancora da decidere e un campione da incoronare non era un’opzione plausibile, “The show must go on” (lo spettacolo deve continuare). Le regole sono state messe da parte per garantire un finale mozzafiato.
Nell’ultimo anno, non hanno tardato ad arrivare le polemiche, secondo cui, la F1, cavalcando l’onda della fama, stia privilegiando il “flusso di denaro” e quindi lo spettacolo, piuttosto che l’insieme di regole che danno il nome alla categoria.
Risponde alle critiche Ben Sulayem, ai microfoni della stampa – in occasione del Gala FIA tenutosi lo scorso 9 dicembre a Bologna – ricordando che ci saranno sempre polemiche e sfide da affrontare, ma che la FIA, in quanto tale, nonostante l’aspetto del denaro, deve garantire la giusta governance. Senza troppi giri di parole, è proprio il presidente della FIA ad ammettere che la Formula 1 ha raggiunto un culmine di notorietà, che di certo non terminerà qui.
Tutto per spettacolo
Il successo mondiale che segue la Formula 1 costituisce un aumento della domanda, che in questo ambito si traduce in maggior spettacolarizzazione, che deve però rimanere in equilibrio con la pratica agonistica. La stagione 2023 sarà infatti molto fitta, composta da 24 appuntamenti – con il possibile ritorno del Gran Premio della Cina – e che vede l’aggiunta di un nuovo circuito, quello di Las Vegas.
Per aumentare l’appeal delle gare era necessario che si gareggiasse ad armi pari, non solo per favorire sorpassi, duelli, ma anche per eliminare quei domini incontrastati che risultano “noiosi” da guardare. Il mezzo a disposizione della FIA per far sì che ciò accada è certamente una modifica al regolamento. Così avvenne nel 2011, con l’implementazione del DRS, l’ala mobile che permette un maggior numero di sorpassi riducendo, nelle zone designate del circuito in cui si può usare, la resistenza aerodinamica della propria vettura. Altro mezzo che ha incrementato il numero di sorpassi è per certo l’effetto suolo delle monoposto della stagione scorsa, il quale permette alle vetture di viaggiare vicine, senza che le gomme di chi segue soffrano dell’aria sporca della macchina avanti.
Come se non bastassero le 24 gare proposte, nella stagione 2023 si disputeranno 6 Sprint Race. Il format – introdotto per la prima volta a Silverstone nel 2021 – prevede una sessione di qualifiche il venerdì, che decide l’ordine di partenza per la Sprint. La Sprint Race in sé consiste in una gara di 100 km e l’ordine d’arrivo stabilisce la griglia della domenica. Ci sono in palio ulteriori punti, oltre all’ ennesima possibilità di spettacolo!
Articolo di Arianna Milesi