La FIA ci ripensa, ancora una volta. A seguito del diritto di revisione presentato dalla Haas la settimana scorsa relativo all’ordine d’arrivo del GP degli USA, la Federazione comincia a valutare con grande serietà un possibile cambiamento su una norma che, nel corso di questa stagione, è stata utilizzata più di una volta.
Diritto di revisione: quattro squadre lo hanno già applicato nel 2023
Solo nel 2023, infatti, ben quattro squadre hanno usufruito del diritto di revisione. Parliamo di Aston Martin, Ferrari, McLaren e, nonché la più recente, Haas. Quest’ultima analisi, a seguito della videoconferenza svolta tra il team e gli uomini della FIA, non è stata accolta, in quanto le prove portate dalla Haas non si sono dimostrate all’altezza per poter riaprire il caso.
La nuova regola
A pensare a un possibile cambio della regola relativa al diritto di revisione è la tempistica con la quale la Haas ha presentato la sua richiesta alla FIA. Circa 14 giorni – a oggi il tempo massimo per poter presentare appellare – dopo il GP svolto ad Austin. Qualora la Haas avesse avuto ragione, l’ordine d’arrivo del Gran Premio sarebbe cambiato circa due settimane dopo lo svolgimento. Un distacco che la FIA ritiene davvero troppo ampio.
Proprio per questo, come riportato da Motorsport.com, sembra che la Federazione sia pronta a correre nuovamente ai ripari. In base a quanto filtra, pare che il tempo massimo che avranno le squadre per poter appellarsi al diritto di revisione sarà di 96 ore dalla fine della gara. Sarà anche introdotta una tassa, pari a 6.000 euro, che ogni team di F1 dovrà spendere per poter porre richiesta. Solo qualora la squadra dovesse uscirne vincitrice, riceverà il rimborso.
FIA, manca poco per la nuova regola sul diritto di revisione
Manca ancora l’ufficialità, ma i piani della FIA sembrano essere chiari: si cambierà su una regola che difficilmente permetterà ai team di poter stravolgere quello che la pista dirà e che solo la bandiera a scacchi potrà sancire ufficialmente.