La Ferrari deve invertire la tendenza negativa di questo difficile avvio di stagione. Il più difficile dall’inizio dell’era ibrida. Appurato ormai che il progetto della SF-23 è da rivedere in diverse aree si può solo che reagire, aggiustare il tiro con corposi aggiornamenti per salvare quantomeno il secondo posto in classifica costruttori della passata stagione. Ma la strada è lunga e mentre in fabbrica si cercano soluzioni osservando i dati in pista, negli uffici si leggono curriculum, si discute sul futuro della Rossa che tutti, in primis Leclerc e Sainz, vorrebbero rivedere in lotta per la vittoria.
Una Ferrari da rifondare
I problemi della SF-23 non nascono di certo adesso. Semmai vengono a galla. Quello che è difficile da stabilire oltre l’effettiva competitività della macchina è la sua paternità, il fatto che sia nata in un via vai di gente, e di cambi regolamentari. Già, perché la verità è che la Ferrari, oltre a dover sistemare i problemi strutturali della SF-23 ha ancora qualcosa da sistemare a livello di organico con la rivoluzione innescata dall’addio di Binotto e l’arrivo di Vasseur. Perché senza delle figure di riferimento nel reparto tecnico non può nascere una monoposto vincente, e lo dimostra la storia di ogni team, non solo della Rossa.
Uno dei temi ricorrenti quando si parla di tecnici è la mancanza di know how esterno. La Ferrari coltiva spesso i propri validissimi talenti in casa, ma manca quella visione esterna che può far fare il salto di qualità, portare il team oltre un certo limite.
Vasseur vuole essere precursore della rinascita della Rossa, riportando in Ferrari nomi prestigiosi, provenienti dall’estero. Nomi cui non basta lo charme, la storia del Cavallino per convincerli a dire sì. In questo senso serve metterci anche la faccia, mettersi a fare ricerca, conoscere e aprirsi. Riguardo a quest’ultimo punto i vertici di Maranello, secondo quanto riportato da Leo Turrini sul Quotidiano Nazionale, sarebbero disposti ad aprire le proprie porte concedendo piena libertà di agire a Vasseur.
Turrini: “Ok dei vertici per ricerca all’estero”
“Sappiate che la Rossa farà campagna acquisti sul mercato dei tecnici di prestigio – avverte Turrini, che prosegue nei dettagli: “Fred Vasseur, il capo del reparto corse, il curato di campagna di cui sopra, ha ottenuto l’ok dei vertici aziendali: potrà cercare all’estero quelle professionalità che dovranno integrare e rafforzare la struttura della Ferrari. Naturalmente il manager francese non poteva parlare della cosa nell’incontro che ha avuto con noi scribacchini. Ma si sta già muovendo: dietro quell’aria da pretone di periferia, Vasseur gronda bonomìa da tutti gli artigli!”.
Abbiamo appena iniziato a conoscere Vasseur e il suo metodo che gli consente di tenere un basso profilo risultando comunque incisivo. Dunque non ci resta che aspettare e vedere.
Fonte dichiarazioni: FormulaPassion