Ci stiamo avvicinando all’ultima domenica senza Formula 1 che ha continuato a far parlare di sé anche in questa lunga pausa estiva. Un po’ per la lotta mondiale tra Red Bull e Ferrari, alla quale ultimamente si è riunita anche la Mercedes portabandiera della lotta anti-porpoising che proprio da Spa metterà in atto i primi provvedimenti per risolvere il problema – ormai non più tale – del saltellamento di queste vetture ad effetto suolo. Bisognerà vedere però se le nuove regole sulla flessione del fondo metteranno a rischio le prestazioni di Red Bull e Ferrari, osservate speciali dopo le polemiche sollevate dai competitor.
Gran parte dell’attenzione si è centralizzata anche sul mercato piloti, con un giro di sedili innescato dal ritiro di Sebastian Vettel. Aggiungendo anche qualche ufficialità arrivata in ritardo, come quella dell’approvazione dei regolamenti sui motori 2026 che aprirà le porte del Circus a nuovi arrivi come team e motoristi, ne viene fuori un gran minestrone.
Ferrari, ripartire da Spa
Tornando però al prossimo appuntamento in calendario ormai alle porte, viene spontaneo chiedersi a cosa abbiano o non abbiano pensato i team in questo periodo di pausa, considerando lo stop ai lavori “forzato”. La Ferrari è arrivata alla pausa con le ossa rotte dalle recenti delusioni. Soprattutto in Ungheria, dove si prospettava una doppietta per riaprire il mondiale piloti e quello costruttori. Alla scuderia di Maranello manca ancora la giusta mentalità per mettere in difficoltà l’avversario. Ma anche la lungimiranza e l’esperienza di chi viene da una lotta mondiale combattuta fino all’ultima gara. Spa è una tappa cruciale per dare il giusto indirizzo a una tripletta che si concluderà con il Gran Premio d’Italia a Monza. Una tripletta in cui la Ferrari vuole mettere la propria firma, portando l’ultimo aggiornamento all’ibrido, prima del congelamento definitivo dei motori.
Nuovo aggiornamento
La Ferrari ha sofferto principalmente di affidabilità a fronte di una grande potenza del super fast. Probabilmente l’unico grande difetto di questa F1-75. Ma sull’affidabilità sebbene ci voglia tempo si può intervenire. I motorizzati Ferrari non hanno di certo sofferto meno questo problema. Quasi tutti sono al limite o hanno già ecceduto nel cambio delle componenti delle Power Unit. Entrambi i piloti della Rossa, inoltre hanno già smarcato la quarta unità termica della stagione, incorrendo in penalità, ancor prima di raggiungere la metà del calendario 2022.
In Belgio la Ferrari dovrebbe giocarsi l’ultima carta sul fronte motori dato che dal 1 settembre non saranno più concessi interventi se non per risolvere il crucio dell’affidabilità. Il nuovo ibrido, che dovrebbe portare circa 15 cavalli in più al Cavallino, verrebbe montato per Spa, Zandvoort e Monza. Dovrebbe dunque debuttare la Power Unit numero 5 per Charles Leclerc. “Ci aspettiamo sviluppi sull’ibrido prima dell’inizio del periodo di congelamento, ci stiamo lavorando, ma non sarà un punto di svolta” aveva detto il Team Principal Mattia Binotto in un’intervista esclusiva a Motorsport.com.
Penalità in vista per Leclerc?
Per Leclerc arriverebbe una penalità di 5 posizioni da scontare in griglia, un sacrificio alla portata del valore di questa monoposto, che ha dato prova di notevoli rimonte. Il tutto però verrà valutato non prima del Venerdì in cui tornerà l’azione in pista. Sperando anche in un meteo più clemente di quello della passata stagione.
Fonte: Motorsport.com Italia