L’arrivo del nuovo Team Principal ha già smosso le acque in Ferrari. Il cambio più atteso forse, dal passaggio di testimone tra Frédéric Vasseur e Mattia Binotto è arrivato in Bahrain in occasione dei test pre-stagionali. Inaki Rueda, ingegnere spagnolo responsabile delle strategie finito spesso sott’accusa, in particolare dopo il Gran Premio di Monaco rimarrà al remote garage di Maranello e non seguirà il team in pista. Al suo posto Ravin Jain giovane ingegnere indiano arrivato a Maranello nel 2016. Forse una scelta per tutelare Rueda, togliendolo dai riflettori, e da quel ruolo così scomodo, ma soprattutto il primo passo “pesante” di una gestione diversa, quella di Vasseur, pronta a invertire definitivamente la tendenza negativa in casa Ferrari.
Un nuovo inizio
L’inizio della stagione è sempre carico di aspettative, si cerca una correlazione tra i dati al simulatore e quelli in pista, i piloti possono prendere confidenza con le nuove monoposto, le classifiche si azzerano. A Sakhir la Ferrari SF-23 deve ripartire però dagli errori del passato, in particolare dai problemi di affidabilità che hanno afflitto la F1-75, o di gestione gomme. Ma quelli non sono stati gli unici problemi in casa della Rossa nella passata stagione. Per una F1-75 in forma c’era magari un team assente, con strategie disastrose, indecisioni ed errori che hanno fatto scivolare vertiginosamente la Rossa costretta a difendere il secondo posto da Mercedes.
Una volta affrontati i problemi alla vettura sulla quale Vasseur ha potuto legiferare poco, si è arrivati al nodo del muretto. Alle prime decisioni sulla formazione da schierare. Laurent Mekies, avrà la gestione della squadra. Vasseur si occuperà dei rapporti con media, sponsor e la gestione dei piloti, altro elemento d’attenzione in casa Ferrari. Il nuovo capo delle strategie come detto sarà Ravin Jain. Per sapere se gli sforzi a Maranello avranno dato i propri frutti bisognerà aspettare. Se c’è una lezione infatti che lo scorso abbiamo potuto imparare è che il campionato non si vince con un allungo ma con costanza e capacità di reagire agli imprevisti.
Fonte: Corriere.it