La tensione cresce sempre di più. La Formula 1 si prepara, dopo più di 40 anni, a tornare in pista a Las Vegas per un GP ricco di emozione e soprattutto di punti di domanda. La penultima tappa del calendario è da un bel po’ di tempo nella testa degli ingegneri Ferrari. La Rossa, infatti, considerando le caratteristiche della pista, spera di poter convincere sia con Sainz, reduce dal sesto posto Brasile, che con Leclerc, costretto al ritiro nel giro di formazione in quel di San Paolo. Ricordiamo che Sainz è stato l’unico finora ad aver strappato la vittoria a Max Verstappen e alla Red Bull, a Singapore. Vediamo quindi le sue sensazioni alla vigilia del Gran Premio più atteso della stagione!
Sainz è convinto: “Ho delle buone sensazioni”
Una cosa sembra comunque esser certa: il GP di Las Vegas sarà un evento davvero speciale. A confermarlo è il fitto programma che occuperà tutto il fine settimana, iniziato già nella giornata di martedì con il famoso torneo di golf targato Netflix. E chi poteva vincerlo se non Carlos Sainz? Lo spagnolo si è dunque aggiudicato il primo trofeo del weekend, ma non basta. La fame di Sainz nel voler far bene al GP di Las Vegas domenica è davvero tanta. Il #55 della griglia sa che questa pista potrebbe regalargli qualche gioia, anche se al momento preferisce non sbilanciarsi troppo dato che nessuno vi ha ancora corso.
“Ho sensazioni migliori che nelle gare recenti, più che altro perché il circuito sembra che possa adattarsi meglio a noi rispetto agli ultimi. Non vedo l’ora di provare la pista – ha detto Sainz nel corso della conferenza stampa a Las Vegas.
Si cerca di interpretare la pista
Quando si hanno piste nuove come quella di Las Vegas si cerca di trovare similitudini nelle caratteristiche di altri circuiti già noti in modo tale da avere un riferimento su cui basarsi. Lo fa anche Sainz, che identifica nelle curve e nei rettilinei di Las Vegas un mix tra due piste su cui la Ferrari ha performato bene, ovvero Monza e Singapore. La sfida però sarà legata soprattutto alle condizioni dell’asfalto e alle temperature più basse.
“Lunghi rettilinei, come a Monza, curve strette, come a Monza o Singapore. Forse nelle prime due curve non saremo così veloci, ma nel resto della pista, la Ferrari dovrebbe essere migliore e spero che questo ci offra una buona opportunità. Tuttavia, non sappiamo nulla relativamente all’asfalto e ai cordoli. credo che la chiave sarà tenere una mentalità aperta relativamente a quello che ci aspetta. La pista sarà in continua evoluzione e dovremo avere i riflessi pronti nel prendere le giuste decisioni. Ad esempio adesso piove e non ce l’aspettavamo. Ho grandi aspettative e nutro grandi speranze in vista di questo weekend, vedremo come andrà”.