Si sorride a metà. Una sensazione un po’ strana quella che si prova a Maranello. La Ferrari esce vincitrice da Silverstone con Carlos Sainz, ma non sono mancati spiacevoli errori.
La felicità spagnola
L’attenzione, come giusto che sia, va posta naturalmente su Carlos Sainz. Lo spagnolo è stato autore di una gara assolutamente incredibile, ma non solo. Il weekend del 55 della griglia, iniziato dalle FP2 del venerdì pomeriggio, è stato perfetto. Questi tre giorni sono stati il suo momento più importante, e senza dubbio più bello, da quando è in Formula Uno. Prima pole e prima vittoria portata a casa. Un’emozione unica, per un successo che volendo vale doppio: Sainz ha dimostrato di che pasta è fatto e che anche lui può rientrare in lotta per qualcosa di importante.
Ferrari, è tempo di capire
Non è una situazione di relax totale però a Maranello. Dall’altra parte della medaglia infatti c’è il volto di Charles Leclerc. Il monegasco è giù di morale, deluso senza dubbio per una gestione che non ha convinto. Proprio come a Monaco, il numero sedici conclude al quarto posto in classifica, perdendo ancora una volta la prima posizione. Arrivati a questo punto, la domanda che viene da porsi è semplice: ma qual è il vero obiettivo della Rossa?
Binotto: “Non potevamo fermarli entrambi”
Una situazione non facile in casa Ferrari. Se si analizza la gara secondo il concetto di: vincere tappa per tappa, allora il lavoro è stato super positivo. Se invece si guarda in chiave mondiale, allora da Silverstone la Ferrari non può uscire col sorriso a 36 denti. Ha provato a dare qualche spiegazione a riguardo il team principal Binotto:
“È stata una gara molto intensa. Charles aveva un buon passo, mentre Carlos ha iniziato ad accusare degrado e per questo abbiamo deciso di fermarlo prima, lasciando Leclerc fuori. Stavamo però sempre monitorando il ritardo da Hamilton, per assicurarci che quando si sarebbe fermato sarebbe stato dietro di noi. Quando abbiamo visto che il margine era minimo, abbiamo chiesto di scambiare le posizioni perché credevamo, e penso che fosse corretto, che Charles avesse più ritmo. Inoltre, avendo passato Carlos, lo ha aiutato un po’ con la scia e il DRS. Penso che, come squadra, abbiamo agito bene, anche sul fronte piloti, perché non ci sono state discussioni egli ordini sono stati eseguiti subito”.
“ Stavamo chiaramente guidando la gara e ovviamente c’è un po’ di frustrazione per Charles per la Safety Car alla fine, con Ocon che si è fermato in mezzo alla pista, quando penso che avrebbe potuto farlo altrove. Ciò che accade a quel punto è che abbiamo due macchine molto vicine e dobbiamo prendere una decisione. Eravamo gli unici ad avere due vetture a lottare per la posizione, mentre gli altri una sola e questo rende le decisioni molto più semplici.”
“Abbiamo visto che non c’era abbastanza margine per fermarli entrambi, perché la seconda auto avrebbe perso tempo e sarebbe retrocessa in pista. Abbiamo deciso di fermare Carlos perché Charles aveva la track position ed era in testa alla corsa, perché era su gomme più fresche rispetto a Sainz, il quale inoltre, rientrando secondo, avrebbe potuto proteggerlo nelle prime curve, che sono le più critiche quando si riparte sulle dure. Inoltre, ci aspettavamo un maggior degrado delle gomme soft, ma questo non è accaduto”.
Ora o mai più
Quanto accaduto ieri è stato un gran passo falso in ottica mondiale per la Rossa. Adesso bisogna rispondere presenti per l’Austria perché, al prossimo errore, i tuoi avversari non faranno più settimi posti…
FONTE DICHIARAZIONE: FormulaPassion