Almeno 5 gare prima di trarre conclusioni: questo era il responso dato a inizio stagione da Mattia Binotto. C’è voluto ben poco però per capire la bontà di questa F1-75, nata dopo anni di duro lavoro e speranze. La Ferrari arriva a Barcellona da prima in classifica ma chiamata a rispondere con la Red Bull pericolosamente vicina dopo le vittorie schiaccianti a Imola e Miami dove Max Verstappen ha ridotto il gap di 46 punti da Leclerc.
“Se si considera quanti punti stiamo portando a casa da qui (Miami), non possiamo essere troppo delusi, dato che siamo in testa a entrambi i campionati, ma è chiaro che ora dobbiamo rispondere” ha detto Binotto al termine del Gran Premio di Miami.
Ma quanto può valere il pacchetto di aggiornamenti tanto atteso a Barcellona?
Il problema della Ferrari non è la velocità
Sicuramente, uno degli aspetti che ha preoccupato di più è la difficoltà della gestione delle gomme anteriori. Già dopo i primi giri, la media montata da Leclerc ha iniziato a cedere restituendo al monegasco una vettura difficile da guidare, a gran sorpresa, nei tratti in cui questa è sempre stata elogiata, ovvero quelli lenti. Di contro la Red Bull è riuscita a trovare la perfezione in ogni fase della gara, comandando sia nei tratti veloci, che in quelli lenti. Red Bull e Ferrari non sono molto lontane per quanto riguarda le velocità di punta, mentre uno dei punti forti della RB18 di Adrian Newey è la sua efficienza aerodinamica.
Un nuovo fondo per Barcellona
Un punto che la Ferrari punta a risolvere a Barcellona, crocevia della stagione, con l’introduzione di un fondo con pattini posti diagonalmente a lato dei canali Venturi, novità inspirata dalla Red Bull. La Ferrari inoltre porterebbe anche altre novità che dovrebbero portare la F1-75 a perdere qualche chilo di troppo, cosa che la Red Bull ha già fatto a Imola dove si è presentata con 4 kg in meno.
La Red Bull, al momento, gode infatti di un pacchetto più completo rispetto alla Rossa, anche se adesso ci si avvicina a Barcellona, pista con più carico, sfruttabile meglio dalla Ferrari.
“Red Bull ha migliorato la propria vettura introducendo dei miglioramenti sin dall’inizio della stagione e se guardo alle ultime due gare erano due decimi al giro più veloci di noi“, ha affermato nel post Miami, il Team Principal della Ferrari, Mattia Binotto.
“Il problema di maggior rilievo per la F1-75 nel confronto con la RB18 è stato il degrado degli pneumatici di mescola media – scrive Paolo Filisetti, su Gazzetta dello Sport – un effetto del ridotto grip indotto dal carico aerodinamico generato dal fondo della vettura. La scelta di adottare ali scariche su questo tracciato ha messo in risalto quanto la Ferrari, sotto questo aspetto, sia decisamente meno efficace della Red Bull. Una debolezza che potrebbe essere risolta con il debutto del nuovo fondo previsto per Barcellona, annullando il divario di efficienza che separa le due monoposto”.
Il dubbio Budget Cap
Nella stagione più lunga nella storia della Formula 1, Mattia Binotto sottolinea anche un aspetto che incide tanto sullo sviluppo, quello del Budget Cap, fissato a 140 milioni. Secondo il Team Principal della Ferrari, la Red Bull avrebbe infatti già speso tanto con gli ultimi aggiornamenti. “Ora tocca a noi sviluppare, mi aspetto un rallentamento da parte della Red Bull, non possono tenere questo ritmo, almeno non a livello di budget cap“.
“Monitoriamo sempre le novità che la Red Bull apporta ad ogni gara – le parole di Mattia Binotto – e sappiamo quindi quanto hanno già modificato. Facendo una stima, ad oggi, hanno speso decisamente più di noi”.
“Non abbiamo i soldi da spendere per gli aggiornamenti ad ogni singola gara, non per incapacità, ma per limite di budget. Quindi dobbiamo in qualche modo cercare di concentrare lo sviluppo su quando riteniamo che sia il momento giusto per farlo” conclude Mattia Binotto.
Appuntamento quindi tra due settimane, a Barcellona, dove la pista ci darà ulteriori risposte.
Fonte: Formula Passion