Che l’Australia fosse difficile non avevamo dubbi. Che si arrivasse a questo, invece sì. La Ferrari saluta Melbourne con zero punti in tasca. Zero. Un numero che deve far riflettere, perché è arrivato il tempo di cambiare un po’ le cose.
Questa volta sbagliano i piloti
La vettura non è la migliore della pista, questo è poco ma sicuro, ma è inevitabile che questa volta a render difficile la vita a Leclerc e Sainz, sono stati loro stessi. Leclerc sbaglia con Stroll in curva tre, andando in ghiaia. Sainz provoca il contatto con Fernando Alonso, dovendo scontare 5 secondi di penalità. Errori che pesano, che sono stati fatali per le sorti della Ferrari in un weekend in cui si sono comunque visti i primi miglioramenti. Anche sul discorso legato a Carlos Sainz, che ha ammesso di esser stato “derubato”, c’è da dire che la penalità (analizzando solo la dinamica) è più che giusta.
Il ritmo gara
L’Australia è stata però una gara che lascia una buona speranza in Ferrari. A Melbourne non sono stati portati aggiornamenti importanti, anzi: sulla SF-23 è stato confermato il fondo di Jeddah, che comunque non aveva convinto tantissimo. Il vero test per la Rossa riguardava il passo gara. Nelle prime due gare della stagione, la Ferrari si è sempre dimostrata forte in qualifica, ma con tanti problemi in gara. All’Albert Park invece, non si è visto il solito degrado sulla gomma hard: l’obiettivo di voler arrivare alla bandiera a scacchi con una sosta è riuscito senza troppi intoppi, con Sainz che ha tenuto il passo di Alonso e Hamilton.
Bisogna ripartire
Segnali positivi, anche in una gara in cui sembravano essercene zero (così come i punti). In realtà Ferrari li porta a casa. Questa convinzione c’è, come ha ammesso Frederic Vasseur: “Siamo tutti super motivati. Il potenziale c’è e il nostro obiettivo sarà metterci in posizione migliore per lottare. Vi posso assicurare che non molleremo”.
Ferrari, a Baku non ci sono scuse
C’è dunque la certezza che questa scuderia non mollerà. Le parole però non bastano, ora serve assolutamente approfittare di queste tre settimane di stop. Senza la Cina infatti, la Formula 1 tornerà in pista a fine aprile a Baku, in Azerbaijan. Sarà un weekend molto importante che, probabilmente, darà inizio alla nuova stagione targata Ferrari.