È molto difficile poter commentare il risultato della Ferrari a Miami. La Rossa, sul tracciato della Florida, piazza Carlos Sainz in quinta piazza e Charles Leclerc solamente in settima casella. Risultati ovviamente inferiori alle aspettative, ma quello che preoccupa in realtà è la “Ferrari versione gara” che non dà per niente garanzie.
Ferrari, per Leclerc termine un weekend da dimenticare
A Miami bisogna parlare di due gare completamente diverse per entrambi i piloti. Charles Leclerc, partito con gomma gialla, ha faticato tantissimo nella prima parte di gara. Il monegasco, come ammesso anche nel post GP, non riusciva a “girare la macchina”. Un gran bel problema, parzialmente risolto al momento del pit stop. Il monegasco, come consigliato anche dalla strategia Pirelli, è passato su gomma Hard, dando diversi cenni di vita. Ha provato ed è riuscito l’attacco a Gasly, guadagnandosi la sesta posizione, persa però immediatamente dalla Mercedes di Hamilton che, nonostante venga sempre criticata, permette al pilota inglese di stare davanti a una Ferrari.
La gara di Sainz
La rossa ha dunque manifestato di aver difficoltà con Leclerc con le gomme medie, ma di essersi ripresa nel secondo stint. Analisi completamente opposta va fatta invece su Carlos Sainz. Lo spagnolo ha svolto una prima parte di gara, su gomme medie, molto in palla. È andato più volte vicino all’attacco di Feranando Alonso, giocandosi come ammesso da lui stesso il podio. Poi, il disastro. E non si venga a dire che è colpa della penalità ricevuta. La sanzione e l’errore sono giustissimi ma, analizzando la corsa e i tempi, sono anche inutili per il risultato ottenuto. Sainz non chiude quinto, dietro a un’altra Mercedes (quella di Russell), per via della penalità, ma per una SF-23 che non andava con le gomme Hard.
La macchina è troppo incostante
Ancora una volta, il problema principale di questa vettura è il passo gara. L’incostanza, come l’ha definita Vasseur nel post GP, spaventa e non poco a Maranello, considerando anche il pacco di aggiornamenti portato nel fine settimana. La certezza qualifica c’è, ma bisogna assolutamente capire come mai questa vettura continua a soffrire di up e down nel corso della gara, mentre durante il sabato può giocarsi la pole con le Red Bull.
Il trittico è già decisivo
Può sembrare una fase già scritta, ma il trittico che Ferrari si prepara ad affrontare (Imola, Monaco e Barcellona), sarà davvero decisivo per capire quale strada dovrà prendere la scuderia di Maranello, non solo in ottima 2023, ma anche in vista della prossima stagione. Arrivati alla quinta gara del mondiale i punti interrogativi sono ancora tanti, troppi, su una vettura che non riesce a performare al meglio. Servono risposte e anche al più presto, solo ed esclusivamente per il bene di tutti.