La voce fuori dal coro. Charles Leclerc dice la sua sul format Sprint rispondendo, in maniera indiretta, ai diversi attacchi che il weekend caratterizzato dalla mini-gara del sabato ha subito da parte di Max Verstappen. L’olandese, infatti, più volte ha ammesso di non amare particolarmente il formato Sprint, ritenendolo poco utile per la Formula 1. Di idea diversa invece Leclerc che ha anche raccontato un possibile cambiamento legato alla Sprint in vista della prossima stagione.
Leclerc promuove il format Sprint: “Mi piace”
Nel mese di ottobre appena concluso, su quattro Gran Premi disputati, per ben due volte si è assisto al format Sprint. Un weekend molto movimentato, nel quale non sono mancate le sorprese (basti pensare alla squalifica di Leclerc e Hamilton ad Austin). Nonostante ciò, è proprio questa adrenalina che gasa Charles Leclerc che ha valutato in maniera positiva il format: “A me piace. Mi piace il fatto che abbiamo solo una sessione di prove libere, anche se credo che non dovremmo avere più di sei Sprint nel corso della stagione”.
“Non più di sei all’anno”
Quest’anno le Sprint sono passate da tre a sei. Un numero importante e che, secondo il pilota Ferrari, non è da modificare: “Penso che sei sia il numero giusto: mi piace molto il fatto che dopo la prima sessione di libere andiamo dritti verso le qualifiche”.
Leclerc: “Dal prossimo anno potremmo avere un cambio di programmazione”
Il numero non cambierà, ma la programmazione potrebbe invece ricevere qualche piccola trasformazione. Ad ammetterlo è lo stesso Leclerc, che ha spiegato come i weekend Sprint potrebbero variare a partire dal 2024: “So – ha continuato Leclerc – che ci sono diversi dialoghi tra la Formula 1 e i team su un possibile cambio del format per il prossimo anno. La nuova programmazione dovrebbe vedere la Sprint Shootout passare al venerdì pomeriggio, con la Sprint al sabato mattina prima della qualifica che si svolgerà nel pomeriggio di sabato. Credo, dunque, che la giornata del sabato possa cambiare e migliorare, anche se a dire la verità a me piace tanto anche il venerdì: non avere tre sessioni di libere che a volte sono davvero lunghe e possono anche essere un poco noiose”.