La Ferrari non molla e spera ancora in un possibile cambiamento. La rossa infatti, a seguito dei cinque secondi di penalità dati a Carlos Sainz nel finale del Gran Premio d’Australia, ha annunciato che presenterà ricorso per cambiare la scelta presa dai direttori di gara.
La mossa della Ferrari
La Ferrari ha scelto di appellarsi all’articolo 14.1.1 del Codice Sportivo che permette di poter presentare ricorso se si hanno nuovi elementi, che non si avevano disponibili domenica, entro 14 giorni dalla conclusione della gara e l’esposizione della classifica. La scuderia di Maranello sarà dunque chiamata a presentare elementi convincenti che possano permettere l’eliminazione della penalità, che riporterebbe Carlos Sainz in quarta posizione.
Perché crederci
Se, inizialmente, le sensazioni non erano esattamente positive… nelle ultime ore c’è una nuova visione sull’incidente che può essere l’arma in più per la Ferrari. Come riportato da Motorsport.com Italia, l’elemento in più si chiama telemetria, dalla quale emerge un dato in particolare: in curva 1 infatti, Fernando Alonso anticipa la frenata per evitare di andare al contatto con Lewis Hamilton che si trovava in seconda posizione. Quest’azione però porta al bloccaggio Gasly che, per evitare il pilota dell’Aston Martin, è costretto ad andare largo nella via di fuga. Sainz invece, che era all’interno, non si aspettava dell’incrocio di traiettoria di Alonso. L’obiettivo di Nando era cercar di avere più trazione in uscita per provare ad affiancare Hamilton in curva 3. Se Alonso fosse stato un po’ più largo non ci sarebbe stato nessun contatto. È giusto dunque, in base a questi dati, che la FIA torni sulla sua decisione considerando il contatto un incidente di gara.
Basterà?
Non sarà facile per la Ferrari che comunque possiamo garantire non mollerà e cercherà di portare prove determinanti per cambiare la decisione dei direttori di gara… sarà però sufficiente?