Aspettative disattese ancora una volta
Il Gran Premio di Ungheria doveva essere una gara da stravincere per la Ferrari. L’aveva dichiarato anche il team principal Mattia Binotto, subito dopo la débacle in Francia della scorsa settimana. “Lasciamo Le Castellet con piena fiducia nel nostro pacchetto e nei nostri piloti. Siamo fortunati perché tra una settimana ci sarà l’Ungheria, ci consentirà di voltare pagina e andare avanti.
“Farà molto caldo e si tratterà ancora una volta di gestire le gomme e il loro surriscaldamento, simile a quanto accaduto al Paul Ricard. Dobbiamo essere positivi, il nostro obiettivo a Budapest non sarà la vittoria, ma una doppietta“.
La fiducia era tanta, il risultato è stato deludente. Si può dare la colpa al freddo (venerdì la Ferrari sembrava dominare con una temperatura dell’asfalto bollente, che non c’è stata in gara), ad una “macchina che non andava“ come detto sempre da Binotto poche ore fa, ma la verità è che la Ferrari deve archiviare il campionato 2022 e pensare al futuro.
Si sarebbe potuto fare molto di più
Dal 2020 in casa Ferrari la costante è sempre stata una: vincere nel 2022. Non si può dire che la Ferrari non abbia fatto il salto di qualità. Otto pole position, quattro vittorie e undici podi in dodici gare sono un bottino per cui qualsiasi ferrarista avrebbe fatto la firma un anno fa.
Ciò che fa arrabbiare e dispiacere i tifosi è che la F1-75 avrebbe potuto vincere ogni singolo Gran Premio dal Bahrain all’Ungheria e invece sono stati sprecati tantissimi punti per vari motivi: problemi di affidabilità, strategie sbagliate, errori dei piloti, sfortuna.
La gara di ieri riassume la stagione quasi alla perfezione. Dopo una buona qualifica, che ha visto Sainz mancare la pole per un nulla ma comunque partire in prima fila con Leclerc subito dietro, la Ferrari ha attaccato e passato Russell con il numero 16 e lo stava per fare anche con il numero 55.
Ferrari: bisogna migliorare la strategia
Anche se Binotto ha smentito le voci, la gara è stata persa per la strategia. Leclerc e Sainz volavano con le medie mentre il monegasco si è fatto passare senza difficoltà da Verstappen due volte in pochi giri, con l’olandese che si è concesso pure il “lusso” di fare un 360 tra i due sorpassi.
L’affidabilità che ha tradito le Rosse in Spagna, a Baku e in Austria può essere classificata come incidente di percorso: quando spingi per essere il migliore, capita di superare il limite. Ciò che non è perdonabile sono gli errori di strategia. Leclerc ha perso due potenziali vittorie a Monaco e Silverstone per errori del muretto e se la sarebbe potuta giocare con Verstappen fino in fondo anche oggi con una diversa scelta di mescole.
La Ferrari crolla sotto pressione: si è visto nel 2017, nel 2018, nel 2019 e quest’anno. A Maranello bisogna archiviare il campionato 2022 e correre la seconda parte di stagione con la testa sgombra da preoccupazioni mondiali, facendo in modo che la vettura 2023 non sia l’ennesima macchina vincente che termina l’anno con zero tituli.
FONTE DICHIARAZIONI: Formula Passion