Sulle strade del Principato di Monaco si disputa, nella domenica mattina baciata dal sole, la Feature Race di Formula 2 e, dopo la vittoria di Ayumu Iwasa nella Sprint, è il turno di Frederik Vesti per Prema di ottenere la vittoria. Vediamo come si è svolta la gara.
Partenza tranquilla per Vesti
Il giro di formazione è anticipato di cinque minuti rispetto alle 09:50 originariamente programmate, ma ciò non ha impedito di assistere ad una partenza buona e senza contatti alla St. Devote. Un paio di piloti tagliano la curva, con Dennis Hauger (MP Motorsport) che è indicato ai commissari per aver ottenuto un vantaggio, ma il gruppo riesce ad arrivare alla Nuovelle Chicane senza incidenti, a differenza di ieri. Alla fine del primo giro, il migliore risulta essere Oliver Bearman (Prema), che partiva sedicesimo e si è portato al dodicesimo posto. In testa, Frederik Vesti (Prema) ha avuto un ottimo spunto dalla griglia, così come Victor Martins (ART Grand Prix). Un po’ meno buona la partenza di Théo Pourchaire (ART Grand Prix), che è comunque riuscito a difendere il terzo posto grazie al vantaggio di traiettoria.
Prima parte di gara: tre ritiri ed una VSC
Un problema per Amaury Cordeel (Invicta Virtuosi Racing) lo costringe a rientrare ai box alla fine del terzo giro, con un ritiro in vista per il belga. Proprio Cordeel, invece, tornerà in pista al ventunesimo giro. La gara si svolge in maniera molto ordinata, come d’abitudine a Monaco, con Vesti che in testa riesce ad allungare grazie al vantaggio della pista libera, mentre il resto del gruppo segue con distacchi non molto alti ma senza grandi possibilità di sorpasso.
Appena si apre la finestra della sosta per il cambio obbligatorio di gomme sono Clément Novalak (Trident) e Ralph Boschung (Campos) a togliere le supermorbide (banda viola) per montare le morbide (banda rossa). Al nono giro Arthur Leclerc (DAMS) diventa il secondo ritirato della gara a causa della rottura dei freni. Dennis Hauger (MP Motorsport), precedentemente indicato ai commissari, viene indagato per il possibile guadagno in curva 1 al primo giro, e Novalak e Roy Nissany (PHM Racing by Charouz) vengono segnalati ai commissari per non aver seguito le istruzioni del direttore di gara sulla sosta. I due dovranno quindi presentarsi dai commissari alla fine della gara per difendere le proprie azioni.
I giri proseguono, e Vesti continua ad allungare in testa su Martins e Pourchaire, con il leader che si porta ad oltre 4 secondi. Il vantaggio di Monaco è che è difficile sorpassare, ma ciò non sembra un problema per Ayumu Iwasa (DAMS) . Il giapponese, infatti, sorpassa Bearman che usciva dai box e conquista l’undicesima posizione.
Giro 19: VSC per Fittipaldi con il motore in fumo
Al diciannovesimo giro, però, un colpo di scena risveglia un po’ la gara: Enzo Fittipaldi (Rodin Carlin) rompe il motore, e viene esposta la Virtual Safety Car. Vesti non si ferma ai box, così come gli altri piloti con le gomme montate da inizio gara che procedono. Hauger riceve una penalità di 5 secondi per il taglio in curva 1, da scontare alla propria sosta ai box dato che non si è ancora fermato.
Seconda parte di gara: Doohan out, SC e bandiera rossa!
Appena entrati nel ventiduesimo giro, colpo di scena: Jack Doohan (Invicta Virtuosi Racing) perde la vettura a Massenet, portando all’esposizione della Safety Car. A questo punto i nove piloti di testa si fermano, ma un disastro piomba su Pourchaire. Il francese si trova a dover aspettare che il compagno di squadra liberi la piazzola di sosta, per poi avere problemi con la vettura che scivola dal jack.
Il meccanico non l’aveva sollevata al centro, ma a lato, e appena la gomma è stata rimossa la vettura è scivolata. Fortunatamente per lui, il vantaggio unito alla velocità ridotta sotto SC gli consente di mantenere il terzo posto. Subito dopo, la direzione gara espone la bandiera rossa per pulire la pista e sistemare la parte alta con tanti detriti ed il guardrail danneggiato.
La gara si ferma quindi con questo ordine: Vesti, Martins, Pourchaire, Maloney, Verschoor, Hauger, Maini, Stanek, Crawford ed Iwasa. Con questo risultato, Vesti conquisterebbe la testa del campionato, con 9 punti di vantaggio su Pourchaire anche grazie al giro veloce.
Ripartenza: Cordeel recupera un giro
Alle 10:45 la gara riparte dai box, con Cordeel che esce un paio di minuti prima e recupera così un giro dei suoi 19 di ritardo dalla vetta. La procedura prevede lo sdoppiaggio di tutte le vetture dalla nona posizione in giù, seguita da una ripartenza lanciata. Tutto riparte in maniera tranquilla, con Pourchaire che si avvicina minaccioso a Martins, senza però riuscire a conquistare la posizione. Martins finisce sotto investigazione per non aver rallentato a sufficienza con le bandiere gialle, ed il francese deve scontare un Drive Through. Il replay mostra come Martins non abbia minimamente rallentato fino all’ultimo. Martins riemerge dai box in ottava posizione, con 40 secondi di vantaggio sul nono.
La gara, a 9 giri dalla fine, diventa a tempo, causa finestra massima. Con 7 minuti e mezzo dalla fine, Pourchaire non riesce ad avvicinarsi a Vesti, rimanendo comunque al secondo posto e riducendo il gap in campionato. Martins, ad un minuto dalla fine, si riavvicina al settimo posto per tentare di conquistare qualche punto dei 14 persi con il drive through. Novalak, quindicesimo, viene penalizzato di 5 secondi per aver tagliato la pista e tratto vantaggio, il che lo farà finire in diciassettesima ed ultima posizione.
Vesti vince quindi la gara e conquista i 25 punti, seguito da Pourchaire e Maloney a concludere il podio. In top 10 troviamo Verschoor, Hauger, Maini, Stanek, Martins, Crawford, ed Iwasa.
In campionato il nuovo leader diventa proprio il danese con 89 punti, seguito da Pourchaire ad 84, Iwasa a 69 e Maini a 49. La classifica squadre vede Prema in testa a quota 130, seguiti da ART Grand Prix a 108 e DAMS a 103.