La Formula 1 torna a correre nel deserto del Nevada, con il Fanta F1 nuovamente protagonista a Las Vegas. La stagione 2025 sta per volgere al termine, con la lotta a tre per il campionato al culmine. Il circuito cittadino americano nelle scorse edizioni si è rivelato ricco di sorpassi, riservando anche qualche sorpresa. Non è un grande layout, ma le temperature basse e i lunghi rettilinei riescono a rimescolare, se pur solo in parte, i rapporti di forza delle scuderie. Vediamo, dunque, su quali numeri non puntare sulla roulette di Las Vegas.
Partiamo dal fondo griglia: due piloti su cui non puntare al Fanta F1 a Las Vegas
Non è un bel periodo per Yuki Tsunoda. Vero che non sta più ricevendo la dovuta attenzione a livello di aggiornamenti dal suo lato del box, ma ormai pare entrato in una spirale negativa senza fondo. Un gran peccato, perché il giovane pilota giapponese ha dimostrato in passato di poter competere con gli altri diciannove piloti in griglia. Invece, il povero Yuki fa spesso la sua comparsa in questa nefasta rubrica. Ultimamente, poi, sta facendo ancora più fatica a finire i gran premi tra i primi dieci, mentre il suo compagno di scuderia si è inserito a forza nella lotta per il titolo mondiale. La quotazione iniziale di Tsunoda prima del GP d’Australia era di 19 Yaw, ora è di 13. Bassa? Sì, ma paradossalmente con quei crediti sarebbe meglio puntare sui due piloti Racing Bulls, che si affacciano quotidianamente tra i primi dieci a fine weekend e costano meno del giapponese.
L’altro pilota che spesso popola i bassi fondi della griglia è Lance Stroll. Era partito bene quest’anno, accumulando la maggior parte dei punti del suo team nella prima parte di stagione. Complice, però, anche la sfortuna che spesso colpisce Fernando Alonso, il quale, è riuscito a conquistare i suoi primi punti soltanto dal GP di Spagna. Nonostante tutto, lo spagnolo ha sopravanzato in classifica generale il canadese, il quale non arriva tra i primi dieci dal GP d’Olanda, ovvero dal rientro della pausa estiva. Tra l’altro, Stroll quest’anno non ha ottenuti grandi risultati nei gran premi cittadini: 15° a Monaco, 17° a Baku e 13° in quel di Singapore. Di conseguenza, alla roulette meglio non puntare sul 18.
Chi non scegliere tra i piloti di terza e seconda fascia?
Ormai è diventata una regola fissa di questa stagione e di questa annata del Fanta F1: prevedere ciò che succederà a centro gruppo è quasi impossibile. Però, visto che siamo qui, qualche indicazione è giusto darla. Al Fanta F1 a Las Vegas sarà meglio non puntare su Esteban Ocon. Sia chiaro, il francese, dopo tanti anni in Alpine, è riuscito ad approcciarsi positivamente alla sua nuova scuderia. La Haas, però, ha sempre fatto un po’ di fatica nel trovare continuità nei risultati. Inoltre, poi, è salito alla ribalta anche il campioncino Oliver Bearman. Per Ocon, di conseguenza, tutta la parte di stagione successiva alla pausa estiva si sta rivelando un po’ più complicata. A punti è arrivato solamente in Olanda e in Messico, mentre il suo compagno di squadra ha messo in pratica una bella rimonta in termini di punti. Per l’attuale confronto interno fra i due, sarà meglio non puntare su Ocon.
Passiamo ora ai piloti di seconda fascia. Con il rientro di Antonelli a livelli vicini a quelli di Russell e Leclerc, al Fanta F1 potrebbe risentirne Lewis Hamilton, perché potrebbe ritrovarsi un altro pilota davanti, così come successo negli ultimi gran premi, tranne in quello di Austin in cui l’italiano è incappato in un contatto con Sainz. Hamilton, sempre più affranto dalla situazione in Ferrari, pare sia destinato a concludere la sua prima stagione in rosso senza podi, la sua prima in carriera. L’inglese, tra l’altro, viene da un weekend brasiliano disastroso, in cui ha commesso anche un grave errore durante il primo giro tamponando l’Alpine di Colapinto. Al momento non pare molto lucido. Tra il gruppetto dei piloti di seconda fascia, quindi, sarà meglio evitare il sette volte campione del mondo.

Davanti Oscar Piastri sempre più in difficoltà
La lotta per il mondiale piloti sta volgendo al termine. A inizio anno, dopo i primi gran premi, si vedeva un Oscar Piastri lanciatissimo verso il suo primo titolo mondiale, nonostante la giovane età. Ecco, quest’ultima è forse un particolare che, quando si parla del pilota australiano, non andrebbe mai trascurata. Quando succede, però, la colpa è sua, perché ci ha abituato a crescendo nelle prestazioni sempre più ripido e continuo nell’ultimo anno. Tante volte, sia in telecronaca che dagli appassionati, si è sottolineata la freddezza che Piastri ha mostrato sia in pista che fuori. Pareva, infatti, proprio questo il suo punto di forza: imperturbabile e calcolatore. Quando c’era da vincere vinceva, quando doveva aspettare aspettava, magari approfittando di qualche sbavatura da parte del compagno di squadra.
Invece, arrivati a Las Vegas, terz’ultimo gran premio del mondiale, la situazione pare essersi capovolta. C’è però un dato da affrontare. 24 gare in un campionato come quello di Formula 1 sono veramente tante. I piloti, soprattutto quelli più giovani, fanno fatica a essere coerenti nelle prestazioni per l’intera durata della stagione, soprattutto con le forze tra le scuderie che non sono mai state così instabili. Certo, non è il caso di McLaren, anche se sulla vettura papaya qualcosa potrebbe essere cambiato, visto che Piastri pare aver perso confidenza con la sua macchina. Nulla è certo ma, nel frattempo, al Fanta F1 a Las Vegas meglio non puntare sul pilota australiano.



