L’ultima gara di questa prima “tripletta” stagionale, a Melbourne ha regalato non poche sorprese. Ben 8 vetture non hanno tagliato il traguardo, in una gara caotica con 3 bandiere rosse, che ha mandato in tilt anche la FIA, costretta ad auto-investigarsi. Nonostante tutto però il podio non ha risentito particolarmente di questi episodi, e menomale, verrebbe da aggiungere. Ad affermarsi in Australia è ancora una volta la Red Bull di Max Verstappen, partito in pole per ben 3 volte su 4 – considerando che prima della bandiera rossa causata dall’incidente di Albon, e che ha portato alla seconda partenza dalla griglia, le due Mercedes avevano già avuto la meglio sull’olandese. La Mercedes, senza il problema di affidabilità avuto da Russell avrebbe potuto puntare ad un doppio podio. Un segnale incoraggiante in vista dei prossimi GP che si disputeranno dopo una pausa un po’ più lunga, fino all’Azerbaijan. Terza forza in campo Aston Martin che conquista il terzo podio stagionale con Alonso e il quarto posto con Stroll. Di carne sul fuoco ce n’è tanta, vediamo i top e flop al Fanta F1.
Top
Lewis Hamilton: primo podio stagionale, nonché podio da record per Lewis Hamilton – in quanto primo pilota della storia della F1 a conquistare il podio in 17 stagioni consecutive – che sembra aver ritrovato la motivazione per tornare a lottare. Lo si vede anche dall’approccio con Fernando Alonso a fine gara. Ci aspettavamo scintille tra i due, ma ci sono stati solo spruzzi di spumante. Finalmente una gioia per i Fantamanager che lo avevano schierato al Fanta F1.
Lando Norris: finalmente arrivano i primi punti per la McLaren, dopo una gara tiratissima ma che segna la rinascita del team. Norris colleziona una serie di sorpassi e non spreca colpi. E’ un piacere vederlo guidare così. Ma la cosa più sconvolgente dopo questa gara è che a Lando è bastato questo sesto posto per collezionare più punti di Charles Leclerc in classifica costruttori.
Lance Stroll: che se ne dica su Stroll, e sul fatto che quando c’è un incidente alla partenza c’è sempre lui di mezzo, non possiamo negare la buona gara che ha fatto. Una gara che lo ha portato a terminare in quarta piazza alla terza gara stagionale. Il contatto con Leclerc è sfortunato, e Stroll non poteva fare altro per evitarlo.
Menzione d’onore a Max Verstappen che dopo ben 12 anni riporta sul gradino più alto del podio in Australia una Red Bull forte, ma che questa volta ha avuto vita non facile tra il pressing delle Mercedes e le numerose ripartenze.
Flop
Veniamo alle note dolenti, e ahimé sono tante. Ne scegliamo però solo tre, anche se gli 8 out pesano e non poco al Fanta F1.
Charles Leclerc: iniziamo dall’episodio che ha subito riaperto una ferita ancora fresca nel cuore dei Ferraristi. La troppa fiducia, la foga forse hanno portato Charles a prendere in parte una strada sbagliata. La sfortuna ha fatto il resto. Quello che pesa sono i punti in classifica ancora pericolosamente bassi. Sainz è a 20, lui a 6. Se il primo ritiro stagionale è stato purtroppo causato da un problema di affidabilità questo lo è stato da un errore che ricorda un po’ il Leclerc impaziente della passata stagione. Peccato, davvero.
Alexander Albon: continuiamo a parlare di errori ma in questo caso lo facciamo con Alexander Albon. Il suo incidente, pericolosissimo, per fortuna si conclude solo con il suo ritiro e senza ripercussioni fisiche. Ma in ottica budget cap pesano tanto, per non parlare dei Fantamanager che lo avevano schierato e che si sono ritrovati davanti il secondo ritiro consecutivo.
Alpine: che disastro ragazzi. La gara di Gasly è stata completamente annientata dalla penultima ripartenza dopo la bandiera rossa causata da Magnussen. Entrambi potevano conquistare punti ma la foga degli ultimi giri ha tolto ogni briciolo di amor proprio e amor di squadra in Ocon e Pierre. Sapevamo che prima o poi si sarebbero buttati fuori, ma così è ridicolo. L’incidente è ancora sotto investigazione e se la colpa alla fine della fiera ricadesse su Pierre andrebbe in contro al race ban, avendo accumulato 12 punti di penalità, e salterebbe il prossimo GP.
Menzione di disonore per la FIA, che cade sulle sue gambe quando si tratta di gestire dinamiche del genere. In mancanza di linee guida chiare non sorprende sentire dai piloti interpretazioni e suggerimenti. Vogliono tutti vederci più chiaro ma dall’altra parte c’è sempre un muro che ostacola e non poco le cose. Ne esce fuori uno spettacolo grottesco, e molto spesso volutamente pericoloso. Ma il problema è festeggiare al muretto no?