In esclusiva per YawClub, abbiamo intervistato Leonardo Fornaroli, giovane pilota di Formula 3. Il classe 2004 di Piacenza è stato il miglior rookie nella Formula Regional 2022 e dopo 1 anno in F3, dove ha mostrato tanta velocità, sogna una lotta nelle zone “alte” della classifica: l’intervista alla vigilia della nuova stagione
Leonardo Fornaroli si racconta dopo una stagione in F3:
Tonio: “Ciao Leonardo, innanzitutto come stai? Finita la scuola? “
Leonardo Fornaroli: “Ciao, tutto bene grazie! E’ un periodo intenso tra allenamenti in palestra, sui Kart e al simulatore ma, stiamo spingendo tanto in vista della nuova stagione di Formula 3. Sì, finita la scuola ma ho iniziato un percorso universitario e mi toccherà dare il massimo anche lì“.
T: “Meglio il percorso scolastico o la stagione appena terminata in Formula 3?”
Leonardo Fornaroli: “Per fortuna sono riuscito a gestire tutte e due le cose abbastanza bene. Ho fatto la maturità e ho anche ottenuto molte soddisfazioni. In Formula 3 posso dire che avrei voluto qualcosa di più, ma posso ritenermi soddisfatto“.
T: “Se dovessi presentarti, come racconteresti Leonardo Fornaroli? Quando hai capito che il tuo percorso stava diventando qualcosa di importante?”
Leonardo Fornaroli: “Leonardo Fornaroli è un diciannovenne che con un sogno, raggiungere la classe regina delle Formula. Questo 3 anni fa sembrava follia, ma con tanto impegno e sacrificio, andrò in Bahrain per il secondo anno in Formula 3. Il tutto è avvenuto naturalmente, a 14 anni ovviamente le percezioni sono diverse e che a 19 cambiano con la maturità e la consapevolezza. Forse il passo più significativo è stato quando mio papà ha deciso di rivolgersi ad un manager professionista. Lì ho avuto la sensazione che sarebbe stato sempre di meno un gioco e sempre di più una cosa molto seria.”
Il percorso in Formula Regional e l’arrivo in Formula 3:
T: “Quanto hanno inciso e stanno incidendo i tuoi genitori nel percorso? Chi è più vicino a te nei weekend di gara?”
Leonardo Fornaroli: “Mio padre mi segue sempre in ogni Weekend di gara, mia mamma non tanto. Ha molta paura di vedere le mie gare, da buona madre vuole proteggermi. Ma tutti e due mi supportano e mi hanno accompagnato in F4 e hanno contribuito al mio arrivo in Trident”.
T: “Ti aspettavi questo fantastico debutto in Formula Regional dove hai conquistato il titolo rookie al primo anno?”
Leonardo Fornaroli: “Se devo dire la verità, no non me l’aspettavo. Anche perché ho capito subito a inizio anno che sarebbe stato molto difficile. C’erano tanti rookie veramente forti, ma durante l’anno sia io che Trident siamo migliorati notevolmente. Ricordiamo anche che Trident era al primo anno nella FRECA che è una categoria molto complicata quindi sì, sono veramente contento di quello che siamo riusciti a fare“.
T: “Senti di essere contento rispetto a quanto hai fatto fin ora? Sei soddisfatto o in alcuni momenti preferivi altro?”
Leonardo Fornaroli: “Ovviamente sono grato di tutto perché arrivare ad avere delle possibilità di fare il percorso per la Formula 1 non è scontato, però se devo essere onesto non sono molto soddisfatto della mia prima stagione in Formula 3. La velocità era veramente tanta però, per una serie di eventi sfortunati, e comunque anche un po’ troppi errori da parte mia, non siamo riusciti a esprimere al meglio il nostro potenziale. Nulla di non rimediabile il prossimo anno“.
T: “Non credi di essere fin troppo duro con te stesso? Hai avuto spesso durante la stagione la stessa velocità del campione uscente Gabriel Bortoleto”.
Leonardo Fornaroli: “Purtroppo gli ultimi tre round hanno inciso molto sulla posizione finale di campionato. Da che eravamo nel confort totale in Top 10 generale, per una serie di eventi un po’ sfortunati e un po’ di inesperienza, le gare non le abbiamo gestite al meglio e quindi sono scivolato sempre più in fondo e abbiamo finito in una posizione che non rispetta il valore mostrato durante tutta la stagione“.
“Anche se alcune volte, come hai detto te, io sono stato più veloce di lui [Gabriel Bortoleto] la sua gestione gara è stata sicuramente di un altro livello ma non solo rispetto a me rispetto anche a tutti gli altri piloti. C’è da imparare e faccio tesoro di quanto ha fatto, soprattutto perché quando la macchina c’era io ero lì e questo mi fa ben sperare per il futuro!“
L’intervista completa la trovi su YouTube sul canale di Tonio: