Sessione di Qualifiche terminata per i giovani piloti della F3, chiamati a gareggiare per questo weekend nel GP di Ungheria. Con 60 gradi dell’asfalto, la prima indicazione da parte della direzione gara è la comunicazione di una partenza posticipata di 5 minuti più tardi.
Qualifiche Ungheria: quando ogni sbaglio è cruciale
Nonostante questo, le monoposto di F3 si presentano schierate a spina di pesce, pronte per fare il loro ingresso in pista allo spegnimento dei semafori. Con un campionato piloti ancora molto combattuto, e un calendario che continua ad accorciarsi sempre di più, le squadre fanno i conti con i loro risultati. Motivo per cui ,per le monoposto di F3 la sessione di Qualifiche diventa cruciale nelle fasi del weekend di questo GP di Ungheria.
Il primo a lanciarsi allo spegnimento dei semafori è Mansell, pilota della ART. A venti minuti dal termine però a sorprendere è Dino Beganovic , pronto a risalire la classifica dopo la deludente prestazione delle prove libere. Grande lavoro anche di Fornaroli, che dopo diversi giri di tentativi, tutti contrastati dal traffico, conquista la prima posizione.
Browning a muro, la ART ringrazia e porta a casa la Pole
Ma la maggiore difficoltà, è quella riscontrata con i track limits finendo per cancellare i tempi di metà dei presenti in griglia. Problemi anche per la Prema, che negli ultimi 5 minuti non riesce a concentrare i suoi sforzi, lasciando i suoi piloti tutti dopo la decima posizione. Come previsto, tutti gli sforzi dei team si concentrano per l’ultimo tentativo di fare il miglior tempo nei cinque minuti rimanenti.
In testa alla classifica ancora forte è il nome di Fornaroli, schiacciato dal traffico degli ultimi minuti. Di fatti, a superare il suo miglior tempo è Van Hoepen e Tsolov, piloti della ART. Che grazie a un colpo di scena causato da Browning, la sessione termina sotto il regime di bandiera rossa, regalando al team della ART la pole position.