Il weekend del GP di Ungheria accoglie i giovani piloti dell’accademia di F3 con la prima sessione di Prove Libere, ma vediamo insieme cosa è accaduto. Temperature folli per il circuito dell’Ungheria, con 32′ gradi previsti nella mattinata di venerdì, che sicuramente non renderanno la vita facile ai piloti della F3.
Temperature alte, sessione spezzata
Come anticipato precedentemente, le alte temperature sono sicuramente una mano in più per il riscaldamento delle gomme in pista. Tuttavia, ciò che potrebbe giovare alle gomme, potrebbe danneggiare le prestazioni delle vetture.
Per questo motivo, i team prediligono un approccio mite al tracciato . Dopo la giornata di ieri infatti, la pista colpita da una forte grandine ha ancora difficoltà a gommarsi. Per questo le vetture scendono in pista dopo 20 minuti di fermo nei box, avviando ufficialmente la sessione di pista.
Nelle difficoltà, Boya emerge
Primi in classifica sono il pilota della Van Amersfoort Racing, Noel Leòn , in testa, e Mari Boya, pilota della Campos. Con tempi ancora molto bassi , a venti minuti dal termine i giovani della F3 iniziando a scaldarsi in queste Prove Libere nel weekend del GP d’Ungheria.
Nonostante il traffico molto intenso, alcuni piloti trovano il feeling adeguato per fare il miglior tempo. Grandi tentativi svolti anche da Fornaroli , che nonostante ciò non riesce a superare il muro della undicesima posizione. Altro pilota in netta difficoltà è anche Beganovic, pilota della Prema, che sembra avere poco feeling con la sua monoposto nella giornata di libere.
A discapito di ciò, le libere non lasciano molto spazio d’azione ai piloti della F3 , che dovranno attendere l’arrivo delle qualifiche del pomeriggio. Con Boya in testa alla classifica, i team sperano in condizioni sicuramente migliori della pista per le attività del pomeriggio.