Si spengono i semafori per le F3, che sono chiamate ad affrontare la Sprint Race del GP di Spagna. Dopo una qualifica molto selettiva, i piloti della scuola “minore” tentano il tutto per tutto nella gara di breve durata per recuperare punti preziosi per il campionato.
Con una temperatura di 30 gradi già a metà mattinata, riscaldare le gomme non sarà un problema quanto la sua gestione. Come vogliamo ricordare ai nostri lettori, la gara di breve durata non prevede pit stop, sarà quindi fondamentale non porre ulteriore stress alle gomme.
Doppietta di disastro Trident
Allo spegnimento dei semafori, i piloti della Trident salgono la classifica recuperando terreno necessario per il vantaggio già dalle prime curve. Tuttavia, la tensione sale tra i due piloti della Trident, facendo finire entrambi i piloti fuori pista. Con Ramos e Meguetounif fuori dai giochi, ringrazia Boya, rivestendo temporaneamente i panni di leader della gara dietro la Safety Car.
Nelle retrovie invece, Minì costruisce una rimonta aggressiva conquistando in 4 giri 4 posizioni, che lo portano alla undicesima posizione. A dieci giri dal termine, il distacco tra Boya e il resto del gruppo si dimezza accendendo la possibilità di una battaglia per la prima posizione.
Errore in curva, brutta sorpresa per Minì
Nonostante ciò, Boya allontana qualsiasi possibilità di sorpasso guadagnano tempo prezioso. A tre giri dal termine, un colpo di scena irrompe nello scenario, cambiando le carte in tavola. A causare la Safety Car finale è infatti Gabriele Minì, a seguito di un contatto con Montoya. A uscita della curva nel tentativo di sorpasso, la monoposto di Minì smette di rispondere ai comandi , causando un contatto con il pilota della Campos.
A seguito di questo, la Federazione decide di rilasciare la Safety Car per permettere di svolgere un operazione di recupero in totale sicurezza. D’altra parte, i piloti della F3 sono ben consapevoli che termineranno la gara sotto regime di Safety Car regalando a Boya punti preziosi per il campionato.