A Singapore, nell’ultimo weekend di F1, l’olandese ha ridotto il suo svantaggio in classifica da Norris e Piastri. Adesso, Max Verstappen è a -41 dall’inglese e a -63 dall’australiano, ma l’impresa mondiale ora è più difficile di prima, ecco perché.
Verstappen batte Norris, 2° a Singapore nonostante le difficoltà
A Marina Bay, il pilota della RedBull ha resistito alla pressione di Lando Norris per diversi giri. L’obiettivo di Verstappen, naturalmente, era quello di terminare la gara davanti alle due McLaren e accorciare in classifica. Pur non essendo più veloce dell’inglese, è riuscito ancora una volta a tirar fuori il meglio di sé, facendo tutto il possibile per evitare di cedere la posizione. E così impresa riuscita, 3 punti recuperati a Norris, 6 a Piastri e per ora, per la rimonta nel mondiale, il discorso è rimandato ad Austin. La prestazione dell’olandese è sicuramente da applausi, ma il bottino raccolto, in realtà, non è un granché, ma come mai?
Il Mondiale è ancora più difficile

Alla viglia del GP di Singapore, Verstappen aveva uno svantaggio di 44 punti da Norris e 69 da Piastri. Con 7 gare ancora da disputare, per vincere il titolo, avrebbe dovuto guadagnare una media di 6,3 punti circa su Norris e di 9,86 circa su Piastri in ogni GP. A Marina Bay, Max si è portato a -41 dall’inglese e a -63 dall’australiano. Sicuramente ha ridotto il distacco, ma ora in ogni GP la media punti da guadagnare su Norris è salita a 6,83 circa, mentre quella su Piastri a 10,5. Per cui, se già prima l’impresa mondiale sembrava complicata, ora lo è ancora di più. Una cosa è certa però, Max non è tipo da arrendersi facilmente. E ad Austin, dove ci sarà anche la sprint race, di certo si candida ad un ruolo da protagonista.
di Mauro Cafasso