Il caso T-Tray ha infiammato il paddock di Austin, sollevando dubbi e speculazioni sulle pratiche della Red Bull in regime di parco chiuso. Mentre Max Verstappen e Sergio Perez si mostrano tranquilli e sicuri di non aver tratto alcun vantaggio dal dispositivo, la FIA ha deciso di intervenire per prevenire qualsiasi possibile violazione da parte di Red Bull e non solo. Con il campionato che volge al termine, ogni dettaglio può fare la differenza, e questo caso potrebbe avere conseguenze importanti sulle sorti del mondiale 2024.
Verstappen minimizza l’impatto del T-Tray sulla performance Red Bull
Nonostante la tempesta mediatica sollevata intorno alla questione del T-Tray, Max Verstappen ha voluto chiarire che il sistema non ha offerto alcun vantaggio significativo alla Red Bull, soprattutto in termini di prestazioni. Durante la conferenza stampa ad Austin, il campione olandese ha precisato: “Per quanto mi riguarda, non ha avuto alcun impatto sulle nostre prestazioni. Si tratta di uno strumento che, quando l’auto è completamente assemblata, non può essere toccato”. Verstappen ha voluto ribadire che non c’è stata alcuna violazione del regolamento durante le fasi cruciali di parco chiuso, quando non è consentito apportare modifiche di assetto.
Per il tre volte campione del mondo, le discussioni nate nel paddock sembrano essere eccessive: “Quando ho saputo della vicenda, pensavo che fossero coinvolti altri team, ma poi ho scoperto che era correlato a noi”. Le parole di Verstappen puntano a sgonfiare la questione e a far capire che il dispositivo, pur esistente, non è mai stato utilizzato in modo irregolare o durante le fasi cruciali del weekend di gara.
Perez conferma: “Nessuna irregolarità nelle gare”
Anche il compagno di squadra Sergio Perez è intervenuto sul caso, confermando la linea difensiva del team. Perez ha dichiarato di essere a conoscenza dell’esistenza del sistema, ma ha assicurato che non è mai stato utilizzato per ottenere un vantaggio tra qualifiche e gara. “Sapevo che il sistema esisteva, ma non l’abbiamo mai usato in modo irregolare. Non ne abbiamo mai parlato neanche durante i briefing”, ha affermato il pilota messicano.
Perez ha inoltre fatto un parallelo con un episodio passato, sottolineando quanto la Red Bull abbia sempre rispettato le normative tecniche. “Durante un weekend di Sprint, ad esempio, siamo stati costretti ad adottare un’altezza da terra molto alta per evitare di incorrere in squalifiche. Come successo a Mercedes in passato. Non abbiamo mai violato le regole”, ha chiarito il messicano.
Un caso che agita il paddock
Nonostante le rassicurazioni dei due piloti Red Bull, il caso T-Tray continua a essere al centro delle discussioni nel paddock di Austin. I rivali della Red Bull hanno espresso preoccupazioni riguardo a un possibile utilizzo improprio del sistema durante le fasi di parco chiuso. Il che avrebbe potuto offrire alla scuderia di Milton Keynes un vantaggio competitivo, specialmente in qualifica. McLaren, che avrebbe scoperto l’esistenza del dispositivo grazie ai tecnici ex-Red Bull trasferitisi a Woking, ha spinto affinché la FIA chiarisse e regolamentasse in modo più rigido la questione.
A seguito di queste pressioni, la FIA ha implementato nuove misure, come l’apposizione di sigilli sull’ammortizzatore del T-Tray, per evitare che eventuali regolazioni possano essere effettuate tra qualifiche e gara. Queste precauzioni mirano a garantire la massima trasparenza e a prevenire possibili violazioni del regolamento tecnico.
Le ripercussioni sul campionato
A poche gare dalla conclusione del campionato 2024, la questione del T-Tray potrebbe rappresentare un elemento di disturbo per la Red Bull. Il team è già alle prese con una vettura meno competitiva rispetto alla McLaren. Con un distacco di 52 punti su Lando Norris, Verstappen rimane il favorito per il titolo piloti, ma la pressione è alta. Il team di Woking, infatti, si è mostrato sempre più competitivo e potrebbe approfittare di qualsiasi incertezza o difficoltà della Red Bull nelle ultime gare.
Le ripercussioni di questo caso potrebbero estendersi anche al titolo costruttori. Con McLaren che guida la classifica e Ferrari che si avvicina pericolosamente a Red Bull. Se il sistema del T-Tray dovesse risultare determinante nelle prestazioni in qualifica, potrebbe aprire un ulteriore fronte di discussione e di sanzioni per il team di Milton Keynes.
Fonte dichiarazioni: FormulaPassion