La Ferrari, nel GP del Belgio portato a casa da Max Verstappen, sale sul podio con Charles Leclerc. Ottima prova da parte del pilota monegasco, con una terza posizione che – considerando il periodo – vale oro sia per il team che per il pilota. Subito dopo le due Red Bull, c’è infatti la SF-23. Una prestazione che dà morale, come ammesso dal team principal della Ferrari Frederic Vasseur, intervenuto in esclusiva ai microfoni di Sky Sport F1.
Vasseur: “Dobbiamo stare calmi: dopo questa gara non siamo campioni del mondo”
Da un’analisi, pare che Leclerc brilli particolarmente nel weekend Sprint: cosa ne pensi?
“Non sono certo che si possa giudicare da qui la prestazione di Leclerc. La Sprint, dopotutto, si è svolta su due piste di velocità come Baku e Spa. Forse, un’analisi che può emergere da questi dati, è che riusciamo a preparare meglio i weekend della Sprint”.
Come valutate questo fine settimana?
“Nel complesso credo che sia un buon weekend. Abbiamo mostrato di esser forti in ogni condizione: bagnato, asciutto, sul giro secco e anche sul passo gara. Per Charles è stata una buona gara: tutto è andato bene. Per Carlos invece è diverso. Abbiamo voluto tenere la macchina in pista nella speranza di una bandiera rossa che non è mai arrivata. Piastri forse è stato un bel po’ ottimista, ma parliamo sempre di un incidente di gara”.
Vi aspettavate di avere questo tipo di passo o è stata una sorpresa?
“Era molto difficile avere un quadro chiaro della gara, non avendo fatto simulazioni. Eravamo un po’ alla cieca, così come per le strategie. Il muretto ha reagito bene: abbiamo fatto le scelte giuste e questo è molto importante per noi, così come prenderci due settimane di pausa”.
Dopo la pausa ci sarà l’Olanda e poi il nostro GP di casa, vi aspettate di fare bene?
“Saranno due piste molto diverse, entrambe molto complicate. È difficile da dire cosa aspettarsi. I distacchi sono sempre molto simili: oggi McLaren è andata in difficoltà, mentre in Ungheria sembrava esser seconda forza in pista. Quest’anno la stagione va così. La cosa più importante è cercare di evitare le reazioni eccessive: oggi non siamo campioni del mondo e non eravamo falliti una settimana fa”.