Soddisfatto Vasseur per la vittoria del GP degli Stati Uniti. Non potrebbe essere altrimenti il team principal della Ferrari, che però ha preferito non far trasparire entusiasmi sfarzosi. La scuderia di Maranello vede ora l’obiettivo del mondiale costruttori vicino come non accadeva da anni. Fondamentale però sarà mantenere la concentrazione e la costanza in termini di prestazioni.
GP degli Stati Uniti: Vasseur si gode il lavoro portato avanti fin qui
La Ferrari domina il GP degli Stati Uniti riportando a Maranello una doppietta storica. Quest’ultima, mancava in terra americana da ben diciotto anni, ovvero dal gran premio disputatosi nel 2006 sul discutibile circuito di Indianapolis. Al tempo, a portare il Cavallino sul gradino più alto del podio ci riuscì Michael Schumacher, seguito dal suo compagno di squadra Felipe Massa. Terzo, invece, Giancarlo Fisichella su Renault. Gli anni sono passati e la Ferrari ha perso la sua immagine di squadra vincente. Quest’ultima, però, sta tentando di ricostruirla Frederic Vasseur, incorrendo in alti e bassi. È, se vogliamo, un po’ il copione della stagione corrente, fortemente penalizzata dagli aggiornamenti portati nel GP di Spagna, che altro non hanno fatto che allontanare la scuderia dagli avversari.
Vasseur non si è arreso e insieme al team, sia in fabbrica che successivamente in pista, pare abbiano ritrovato ormai dalla pausa estiva la retta via. A differenza di quanto accaduto negli anni precedenti, soprattutto sotto la gestione Binotto, quest’estate è emersa una vera e propria visione di insieme del progetto macchina. Ciò ha permesso alla Ferrari di ricostituirsi e di riacquisire fiducia in sé stessa. Infatti, passo dopo passo, si è arrivati finalmente a ritrovare una prestazione in pista degna del livello dei suoi avversari.
Dal podio di Zandvoort, passando per la vittoria di Monza, fino ad arrivare a quella di ieri sul COTA, circuito che sarebbe dovuto essere tutt’altro che amico alla scuderia di Maranello. Tra l’altro, Ferrari, è stata l’unica tra i top team a non portare alcun tipo di aggiornamento in Texas. Si è scelto coraggiosamente di credere negli step precedenti, una scelta coraggiosa che però ha ripagato team e tifosi nel migliore dei modi. Forse, anche arrivare senza incognite sulle due vetture si è rivelato essere un vantaggio sugli avversari, che invece hanno voluto portare modifiche sostanziali sulle proprie auto. Il tutto, soprattutto in un weekend sprint, che riserva poco tempo ai team per arrivare a un assetto ottimale per le monoposto.
Vasseur sulle ultime cinque gare: “Bisogna restare calmi, ci sono tanti punti in palio”
Tutto sta procedendo secondo i piani in casa Ferrari e anche i piloti sono soddisfatti del lavoro del team. La strada pare essere quella giusta, ma per combattere fino ad Abu Dhabi per il titolo costruttori bisognerà preservare ciò che, fatta eccezione per McLaren, un po’ a tutti gli altri top team è mancata: la costanza. Per questo, come ha ricordato Vasseur dopo il GP degli Stati Uniti non si dovrà perdere la concentrazione. “Non possiamo già considerarci campioni del mondo perché non lo siamo. Dobbiamo mantenere la concentrazione e dobbiamo cercare di fare del nostro meglio anche la settimana prossima in Messico. Dove sarà un contesto e una sfida diversa, anche con l’altitudine. Non vuol dire che se siamo stati veloci ad Austin lo saremo anche in Messico. Però oggi abbiamo fatto un buon lavoro conquistando dei punti importanti. Quindi cominceremo con questa motivazione la settimana prossima“.
Impossibile però, per qualsiasi tifoso o tifosa Ferrari non sognare in grande, soprattutto dopo tanti anni che la battaglia per uno dei due campionati si è sempre mostrata come un lontano miraggio, per non dire un ricordo sbiadito del passato. Le speranze dei ferraristi rappresentano una pesante responsabilità da sostenere per Vasseur, dalla quale però non cerca certo di sottrarsi. “Bisogna restare calmi, mancano cinque gare. Quello che è vero è che ci sono tanti punti in palio da qui alla fine. Con le sprint abbiamo qualcosa come 200 punti in palio e questo significa che tutto è realmente possibile. La cosa più importante è concentrarci sulle prestazioni e non pensare che sia tutto fatto“.
Costanza e concentrazione, come detto, saranno fondamentali. Ma, visto il gran lavoro del team e la guida impeccabile di Sainz e Leclerc, nulla, ad oggi, pare essere proibitivo. Per questo Vasseur può dirsi soddisfatto del rendimento della sua squadra, così come confermato da lui stesso ai microfoni di Sky. “Tutto il weekend è andato bene. Abbiamo sofferto di più in qualifica perché è stata una scelta di assetto. Ma sapevamo che potevamo superare qui ad Austin. I piloti hanno fatto un lavoro straordinario. Sapevamo che oggi era una questione di gestione gomme e loro sono stati molto conservativi fin dall’inizio“.