Colpo di scena in casa McLaren: la FIA ha ufficialmente bocciato l’ala posteriore utilizzata a Baku, accogliendo le proteste di Red Bull e Ferrari. Nonostante in un primo momento l’ala sembrasse conforme alle norme tecniche e avesse superato i test richiesti, la Federazione ha deciso di intervenire e di imporre al team di Woking una modifica. La decisione è arrivata dopo un’accurata analisi del comportamento aerodinamico dell’ala, ritenuto non conforme allo spirito del regolamento, soprattutto per quanto riguarda la flessione del lembo posteriore a velocità elevate.
La protesta di Red Bull e Ferrari
La polemica era iniziata a seguito di alcuni video emersi online, che mostravano chiaramente come l’ala posteriore della McLaren si comportasse in modo anomalo a partire da circa 270 km/h, quando il DRS era chiuso. Questo fenomeno avrebbe ridotto la resistenza aerodinamica, garantendo un aumento della velocità massima. Secondo la Red Bull, questo trucco garantiva un vantaggio stimato tra uno e due decimi al giro, un margine significativo su circuiti ad alta velocità come Baku.
La Red Bull ha anche sottolineato un delta di velocità sospettosamente basso tra la configurazione del lembo chiuso e quella del lembo aperto durante la gara. Tuttavia, la McLaren aveva inizialmente superato tutti i test di carico stazionario previsti dalla FIA, motivo per cui la Federazione non aveva intrapreso azioni immediate. Successivamente, la FIA ha riconsiderato la questione, evidenziando una violazione della regola secondo cui lo spazio tra la lama principale e il lembo dell’ala deve rimanere costante quando il DRS è chiuso.
La decisione della FIA: intervento necessario
La FIA ha quindi deciso di intervenire, richiedendo alla McLaren di modificare l’ala posteriore in modo da garantire che la flessione osservata non avvenga più. In particolare, la FIA ha chiesto al team di rendere più rigida la parte dell’aletta coinvolta. Così da evitare qualsiasi cambiamento della forma alle alte velocità. La decisione è stata comunicata a seguito di lunghe discussioni con Red Bull e Ferrari, che avevano insistito per una revisione dell’ala McLaren.
Nonostante questo, non ci saranno conseguenze retroattive: la vittoria di Piastri a Baku non verrà messa in discussione, e i punti conquistati dal team rimarranno invariati. La FIA ha chiarito che la modifica è richiesta per le future gare, ma che non è stato rilevato un vantaggio così significativo da giustificare penalità retroattive.
Modifiche da apportare prima di Las Vegas
Per la McLaren, questa modifica non rappresenta un problema immediato, poiché l’ala in questione non era prevista per essere utilizzata né a Singapore né nelle prossime gare in calendario, come Austin e Messico. Si tratta infatti di una configurazione pensata per circuiti ad alta velocità, come Las Vegas, dove il team di Woking avrebbe potuto schierarla nuovamente.
Il team ha quindi il tempo necessario per apportare le modifiche richieste senza compromettere le sue prestazioni a breve termine. Tuttavia, questa decisione rappresenta una vittoria tattica per Red Bull, che ha ottenuto una revisione delle soluzioni aerodinamiche della McLaren.
Una piccola vittoria per Red Bull
Red Bull e Ferrari possono considerare questo intervento della FIA come una vittoria parziale, anche se la battaglia è tutt’altro che conclusa. La McLaren ha dimostrato di avere uno dei pacchetti più competitivi della griglia. Le prossime gare saranno determinanti per la lotta al titolo. Chissà se questo “sgambetto” avrà o meno ripercussioni sul team Papaya.
Fonte: AutoMotorUndSport