Max Verstappen è sempre più vicino alla conquista del terzo titolo mondiale, nonostante ormai, manchi solo la matematica a dirlo. La sua ultima vittoria a Monza gli ha garantito l’esclusiva di un nuovo record, quello di maggior numero di vittorie consecutive in una stagione. Record che potrebbe ulteriormente infrangere questo fine settimana a Singapore. Ma non sono solo i record e le vittorie a preoccupare Max. La Formula 1 ha preso una direzione ben precisa, ampliando il proprio mercato. Sono diversi i paesi interessati ad ospitare un Gran Premio vista la popolarità crescente e Liberty Media sta cercando di accontentare tutti, soprattutto i più ricchi. Così il calendario di F1 2024 avrà un numero record di 24 gare, escludendo le Sprint. Proprio questa espansione non è però ben vista dai piloti, in particolare da Max Verstappen.
Max: “24 weekend sono tanti”
Il campione del mondo 2021, e 2022 ritiene eccessivo il numero di weekend di gara che tutti dovranno affrontare il prossimo anno. Non c’è infatti una sola gara a cui pensare ma una settimana che già dal lunedì inizia ad essere piena di impegni, con i media, gli sponsor e la preparazione.“Ho sempre detto che 24 weekend di gara sono tanti. Non si tratta solo delle gare, ma tutto ciò che le circonda rende le cose difficili. Tutte le attività di marketing, le giornate del simulatore, gli obblighi di sponsorizzazione personale. In effetti, non ti restano giorni liberi.” Sobbalzati a destra e sinistra, come gli addetti ai lavori. La permanenza di Max in Formula 1 è ancora lunga. E’ solo un ragazzo anche se vanta già quasi 3 titoli mondiali. Il suo contratto scadrà nel 2028 – quando avrà 31 anni, ma a questo ritmo chi può dire se l’olandese avrà voglia di continuare o se magari si orienterà verso altre categorie?
“Ne parlo spesso con le persone intorno a me. Queste sono tutte cose che influiscono sulla decisione per quanto tempo andare avanti. Naturalmente sono felice di essere nella posizione di poter prendere da solo le decisioni future“.
Tra l’altro più gare, più sprint non significano solo il doppio del lavoro per i piloti ma anche e soprattutto del personale addetto alla logistica che si muove incessantemente da un circuito all’altro e da una parte del mondo all’altra.
Domenicali risponde
La risposta del numero 1 della F1, Stefano Domenicali non è tardata ad arrivare. Domenicali ha dichiarato di essere felice del fatto che Verstappen abbia condiviso la propria opinione ma di non poterne tenere conto perché Max è un pilota e come tale avrebbe una visione limitata dell’evento e dei weekend di gara. Una visione limitata alla pista. “Penso che sia positivo che Max dia la sua opinione. Ma non possiamo lasciare lo sport nelle mani dei piloti – dice Domenicali a De Telegraaf. “Non perché non ci si possa fidare di loro, dal momento che li ascoltiamo, ma perché devono guardare al quadro più ampio – e non sempre lo fanno. Il loro obiettivo è andare il più veloce possibile, ma noi come organizzazione abbiamo il compito di fare ciò che è meglio per lo sport. E lo abbiamo fatto negli ultimi anni, altrimenti non saremmo in questa posizione.
Domenicali ha anche spiegato di voler proseguire con la Sprint, visto il successo che ha avuto anche in MotoGP – al primo anno di esperimento: “Come potete vedere, anche la MotoGP e altri sport stanno abbandonando l’approccio tradizionale e noi siamo stati i primi a farlo”.
Fonte dichiarazioni: PlanetF1