Altra vittoria raccolta da McLaren nella Sprint Race di Miami. Vince Lando Norris, che è riuscito a sopravanzare Piastri grazie al pit-stop effettuato durante il regime di safety car. Ferrari a due facce: Leclerc incappa in un incidente prima della partenza e non ha preso parte alla gara. Hamilton, invece, becca il tempo giusto per montare le gomme d’asciutto e conquista il podio. Sfortunato Antonelli: solo decimo dopo un contatto con Verstappen in pit-lane.
Miami accoglie la sprint race sotto la pioggia: bandiera rossa e partenza rimandata
C’è una casella vuota sulla griglia di partenza: Charles Leclerc infatti non parteciperà alla sprint race di Miami. Il monegasco ha colpito il muro sul rettilineo presente tra curva 9 e 11 durante il giro di posizionamento in griglia. Le condizioni della pista sono complicate: tantissima acqua su un tracciato che, già di suo, si presenta ai piloti come particolarmente scivoloso. Proprio per queste condizioni straordinarie, la direzione gara prima della partenza ha mandato in pista la safety car, che sta girando con le vetture per capire se sia possibile correre.
I piloti lamentano fin da subito una visibilità scarsissima. Verstappen in curva 14 arriva lungo, mentre Oscar Piastri, che davanti ha solo Antonelli e la safety car, si è aperto in radio dicendo di trovarsi nelle peggior condizioni di pista della sua carriera. I giudici di gara non sprecano altro tempo e al secondo giro dietro la vettura di sicurezza sospendo le procedure di partenza. Bandiera rossa e piloti che si posizionano in fila nella pit-lane.

Seconda partenza: Piastri si prende la testa della corsa
Partenza riprogrammata alle 12:28. I piloti tornano in pista ancora su gomme intermedie, con l’asfalto che è migliorato, ma rimane ancora molto insidioso. Si riprende con due giri dietro la safety car, per verificare ulteriormente la visibilità. Così facendo, però, scaleranno ancora le tornate da completare durante la sprint race. Infatti, i piloti percorreranno solamente 15 giri dei 18 previsti. Intanto, la FIA ha comunicato che la partenza sarà quella classica dal rettilineo principale.
Finalmente semaforo verde: ottimo spunto di Oscar Piastri che nella staccata della prima curva accompagna leggermente Kimi Antonelli fuori dalla pista. “He pushed me off” lamenta l’italiano, che è scalato in quarta posizione, tra Verstappen e Russell. Per il resto, partenza molto accorta da parte di tutti, con Tsunoda che, partito in fondo alla griglia, guadagna già due posizioni nel corso del primo giro. Intanto, Lawson si porta in nona posizione davanti al compagno di squadra Hadjar. Spettacolare, poi, lo start di Bearman, che si è infilato letteralmente tra la Sauber di Bortoleto e l’Alpine di Doohan.
Le McLaren conducono la sprint, insegue Verstappen
Non è più la pioggia l’insidia più pericolosa per i piloti, bensì la temperatura delle gomme. Le intermedie non possono surriscaldarsi troppo, altrimenti andrebbero a consumarsi troppo. Per cui, in questa prima parte di gara, le vetture stanno cercando fuori traiettoria i punti più bagnati. Il sole sta uscendo dalle nuvole, ma montare le slick potrebbe essere un azzardo. Inoltre, le scuderie dovranno stare attenti a non subire danni pesanti in vista delle qualifiche che si correranno nel pomeriggio.
Nel frattempo, le McLaren conducono saldamente la gara. Verstappen, in terza posizione, sta perdendo terreno da Lando Norris, distanziando però le due Mercedes. Quest’ultime, tra l’altro, optano per lo switch delle posizioni: Antonelli lascia spazio a Russell scalando in quinta posizione. Malissimo invece la Ferrari, con Hamilton incalzato dalla Williams di Alexander Albon.
Il team di Maranello però non ha più nulla da perdere. Per questo viene chiamato Hamilton ai box per montanare pneumatici soft al dodicesimo giro. Stessa cosa fanno anche Sainz, Tsnuoda e Stroll. Sembra però la giusta scelta, perché i tempi di chi è rientrato ai box stanno scendendo vertiginosamente. La gara entra nel vivo anche in testa, con Norris e Piastri che cominciano a battagliare tra di loro. Si ferma ai box anche Verstappen, che però uscendo dalla sua piazzola ha danneggiato la sua ala anteriore centrando in pieno Kimi Antonelli. L’italiano, vittima dell’unsafe release, è costretto a riuscire dalla pit-lane, compiere un nuovo giro, per poi rifermarsi nuovamente al giro successivo. Un calvario che lo porta a rientrare in undicesima posizione.
Alonso nel muro e safety car in pista: Norris si prende la vittoria
Dieci secondi di penalità per Max Verstappen. Intanto, però, la sprint race di Miami si fa ancora più caotica: Sainz, nel tentativo di superare Stroll, colpisce il muro della chicane in curva 14 e danneggia in modo irreparabile la sua vettura. Subito dopo, Fernando Alonso viene speronato in curva 12 da Liam Lawson finendo contro il muro e ritirandosi. Rientra la safety car in pista, ma in testa non c’è più Piastri, bensì Lando Norris. L’inglese ha ritardato il pit stop di un giro rispetto al compagno di squadra, ma, sfruttando le tempistiche dettate dalla safety car, riesce a rientrare davanti a Oscar Piastri.
Nel frattempo, si è arrivati al giro finale con ancora la vettura di sicurezza in pista. Dunque posizioni congelate: vince la sprint race di Miami Lando Norris, seguito dallo sfortunato Piastri. In terza posizione, invece, troviamo la Ferrari di Lewis Hamilton. Ottima chiamata ai box per l’inglese, il quale, una volta rientrato in pista, ha sorpassato in curva undici Max Verstappen poco prima dell’incidente di Alonso. Chiudono la zona punti Albon, in quarta posizione, Russell, Stroll, Lawson e Bearman, che partiva in fondo alla griglia. Sfortunato Kimi Antonelli, che ha concluso la sua gara in decima posizione.