Gli ultimi anni della carriera di Daniel Ricciardo in Formula 1 sono stati una montagna russa. Dopo il difficile addio alla McLaren a fine 2022, l’australiano ha trascorso il 2023 come terzo pilota Red Bull, prima di essere richiamato al volante in AlphaTauri per sostituire Nyck de Vries. Un’occasione che sembrava poter rilanciare la sua carriera, ma che si è trasformata nell’ennesima delusione. Nonostante la fiducia del team per il 2024, le prestazioni altalenanti hanno portato Racing Bulls – nuovo nome della scuderia – a sostituirlo a stagione in corso con Liam Lawson. Un epilogo amaro, che ha allontanato Ricciardo definitivamente dalla griglia, lasciando spazio a speculazioni su un suo possibile ritorno, alimentate dall’annuncio dell’ingresso di Cadillac in F1 nel 2026.
Le voci su Cadillac e la smentita di Daniel
L’annuncio dell’ingresso di Cadillac in F1 nel 2026 ha acceso il dibattito su possibili candidati per i due nuovi sedili, con il nome di Ricciardo spesso al centro delle discussioni. La prospettiva di un suo ritorno sembrava intrigante, soprattutto in un progetto inedito e ambizioso, ma lo stesso pilota ha spento ogni speranza con una risposta secca: “Nah, ho finito!”
L’affermazione, pronunciata durante un incontro con alcuni fan e ripresa da un video, conferma la volontà di Ricciardo di chiudere il capitolo F1. Nonostante la suggestione di un ritorno, il pilota avrebbe compiuto 37 anni nel 2026, un’età che, unita alle recenti difficoltà, rendeva improbabile la scelta di puntare su di lui.
Le scelte future di Cadillac
Cadillac, che farà il suo debutto in Formula 1 in collaborazione con Andretti Global, ha espresso l’intenzione di schierare un mix tra esperienza e talento giovane. Tra i candidati si fanno i nomi di piloti emergenti come Colton Herta, Jack Doohan e Andrea Kimi Antonelli, ma anche di veterani eventualmente disponibili nel 2026.
Per Daniel Ricciardo, tuttavia, la porta sembra definitivamente chiusa. Dopo una carriera segnata da vittorie memorabili e sfide difficili, l’australiano ha scelto di voltare pagina, lasciando dietro di sé un’eredità complessa ma indelebile.