A giudicare dalle aspettative Racing Bulls doveva essere una scuderia in lotta per la top 10. Invece sinora sta deludendo. Ma se Yuki Tsunoda in Arabia è riuscito a entrare in Q3, Daniel Ricciardo continua a perdere terreno.
Helmut Marko, sul suo editoriale per il sito speedweek.com, post gran premio d’Arabia ha scritto:
Yuki Tsunoda e Daniel Ricciardo si giocano molto in questa stagione. La prestazione di Yuki in qualifica è stata molto buona e Ricciardo dovrà inventarsi qualcosa al più presto.
Un campanello d’allarme importante soprattutto per Ricciardo, che più di tutti si era esposto per quest’inizio di stagione sulle ambizioni di Racing Bulls.
Ricciardo non ha mai nascosto la motivazione che lo spinge a continuare in F1: impressionare Red Bull al punto da dargli il sedile nel 2025. La stagione 2024 non poteva iniziare nel modo peggiore per lui.
Se il primo avversario è il proprio compagno di squadra, l’australiano sta già perdendo. Tsunoda infatti in questi primi due round sta avendo un miglior rendimento. In qualifica è 2-0 per il giapponese, mentre in gara Ricciardo gli è arrivato davanti in Bahrain solo grazie a un ordine di scuderia che ha portato i primi attriti interni al team.
Cos’è andato storto a Ricciardo in quest’inizio di stagione con Racing Bulls?
Daniel Ricciardo si è assunto la responsabilità dell’errore in Bahrain, non realizzando un tempo che era alla portata. A Gedda, invece, sembra aver avuto problemi alla vettura. Dopo la gara, infatti, ha dichiarato di aver riscontrato difetti che non rendono la VCARB01 al 100%:
Ad esempio, per quanto riguarda l’efficienza di produzione e tutto il resto, ci sono state alcune cose che non quadravano. In Bahrain sapevo che il problema era più che altro mio, ma quando il livello si abbassa e gli altri continuano a migliorare, è anche un po’ un segnale. Sentivo che quello era il limite della macchina. In seguito abbiamo trovato alcune cose. Ma poi c’è il parco chiuso, anche se ad essere onesti, anche se non avessimo avuto il parco chiuso, probabilmente non avremmo potuto risolvere nulla in 24 ore. Quindi sono sicuro che alcune cose torneranno in fabbrica e torneremo con una macchina nuova a Melbourne”.
Sul finale, inoltre, un testacoda ha compromesso definitivamente la corsa. Un errore arrivato per frustrazione, cosa che però al suo livello e con queste ambizioni non può permettersi. Soprattutto perché il suo compagno di squadra non sta avendo problemi.
Il rischio che ritorni nel buco nero come nei suoi anni in McLaren – dove Lando Norris eccelleva al suo fianco – è più reale che mai.
È frustrante essere così indietro, la frustrazione che ne deriva e il fatto di essere 14° quando siamo ovviamente in lotta per i punti non aiuta. Ok, alla prima gara ho commesso alcuni errori e quindi ero frustrato con me stesso, ma sono fiducioso del tempo sul giro che ho fatto. In questo momento non sono fiducioso con la macchina che avevamo, dove avremmo potuto ottenerlo il tempo, quindi questo è davvero tutto ciò che ho in mente ora.
Ovviamente è troppo presto per trarre conclusioni, sono state disputate solo 2 gare su 24… D’altronde Daniel ha già dimostrato di avere ancora un potenziale reale per la squadra.
Con la volatilità del mercato, però, deve invertire il senso di marcia. Liam Lawson – tra i piloti in lizza per un posto in RB – è alla porta pronto ad approfittare di un passo falso di Ricciardo. E se Yuki dovesse continuare così, potrebbe rientrare tra i candidati.
I giovani scalpitano, il debutto straordinario di Bearman ne è un’ulteriore conferma. La missione dell’australiano resta comunque la stessa, e già a Melbourne dovrà tornare ad essere il pilota stabile e affidabile che noi tutti conosciamo.
I’ll kick some ass!
Helmut l’ha già messo in guardia, ora dipende tutto da lui.