Si è appena conclusa la gara in Giappone che ha visto il trionfo di SuperMax Verstappen. Lo seguono dietro di lui gli unici due che sono riusciti ad impensierire la Red Bull #1. P2 per Norris e P3 per Piastri, che forse non hanno completamente rispettato le aspettative date nelle prove libere. Anonima la Ferrari, con una P4 finale per Leclerc e P7 per Hamilton. Tra di loro le due Mercedes, con Russell davanti ad Antonelli. Entriamo dunque nel dettaglio del gran premio nella terra del sol levante.
Partenza tranquilla della gara in Giappone, tutti sfilano come sono partiti
Alla partenza, i primi 10 rimangono così come sono partiti, con Verstappen e Norris che sono sfilati senza darsi fastidio l’un l’altro. Chi ha sofferto più degli altri è Lewis Hamilton, scattato dalla P8 con gomma hard più difficile da riscaldare. Dopo i primi giri, Max cerca di scavare il gap. Piastri e Russell, invece, si avvicinano rispettivamente a Norris e Leclerc, mentre al giro 6 Hamilton passa Hadjar per la settima posizione. Strada leggermente libera adesso per l’inglese dove può comprendere il vero potenziale della mescola bianca.

Gara monotona in Giappone, si scatena il caos ai pit stop
Non succede praticamente nulla fino al giro 18, quando cominciano ad esserci i primi pensieri di cambio gomme. I primi ad indicare un pit stop su quelli della McLaren, con Norris che comincia ad abbassare i tempi. “Box to overtake Verstappen”, questo il messaggio di Williams Joseph, ingegnere dell’inglese, ma si tratta solo di una finta. Il primo effettivo rientro ai box è di George Russell al giro 20 per provare l’undercut su Leclerc, con la Ferrari che non reagisce. Tra i due Papaya il primo a fermarsi è Piastri al giro 21, mentre il suo compagno continua a far segnare fucsia. Si fermano il giro dopo Verstappen, Russell e Leclerc. Pit stop lento (3.3 secondi) per Max, che si trova appaiato con Lando all’uscita dai box, ma non sembrano esserci cambi di direzione da parte del campione del mondo in carica. Dietro, intanto, Charles sta davanti a Russell, superando anche Alonso al giro 24 mettendolo tra lui e la Mercedes.
Si fermano anche Hamilton ed Antonelli, ricomposta la classifica
Al giro 31 i top 7 concludono il walzer dei pit stop. Hamilton e Antonelli, che è diventato il più giovane ad essere leader di un gran premio di F1, si fermano per il loro cambio gomme. Si ricompone la classifica iniziale, con Max davanti a Norris e Piastri, poi Leclerc e Russell. Dietro di loro proprio gli ultimi due ad impegnare la corsia dei box, con l’italiano davanti all’inglese. Grande gara per il 18enne, che addirittura fa registrare il giro veloce in 1.31.4, stesso tempo di Norris davanti.

Piastri si avvicina a Norris, si infiamma la gara in Giappone
Giro 40, 14 giri alla fine, si infiamma la gara in Giappone. Nella terra del sol levante, Piastri comincia a non voler stare più dietro Norris e si porta sotto il secondo del compagno. Lando reagisce, ma l’intenzione dell’altra McLaren è ben chiara. Prime comunicazioni al muretto arrivano 3 giri dopo dalla #81 che comincia a far capire di volere il driver swap, visto che secondo lui ha il passo per attaccare Max. L’olandese intanto è 1.6 secondi avanti a Norris, ma il gap comincia a scendere con la ripresa del passo di Norris. Ritorna sotto il secondo al giro 48, ma nella chicane prima del rettilineo principale la #4 esce meglio della vettura sua simile. Questi consigli sembrano servire, perché 3 giri dopo Lando allunga. A vincere il gran premio del Giappone è dunque Max Verstappen, che diventa primo pilota a vincere 4 gran premi di fila in terra giapponese. Poi Norris, Piastri, un anonimo Leclerc in P4 seguito da Russell e Antonelli, che ha dimostrato un passo fenomenale nella parte finale di gara. Per la gioia dei fantamanager che lo hanno schierato, l’italiano porta a casa il bonus del giro veloce. P7 per Hamilton, P8 per un fantastico Hadjar, poi Albon e chiude la top 10 Oliver Bearman. Bonus ultimo posto conquistato da Lance Stroll. Quasi tutte le previsioni sul no, con nessuna bandiera esposta, 0 ritirati e 3 scuderie a portare entrambi i piloti in top 10.