Per mesi, Sergio Perez è stato oggetto di critiche da parte degli appassionati e degli addetti ai lavori, che non lo ritenevano all’altezza del compagno di squadra Max Verstappen, considerato da molti il pilota di riferimento in Red Bull. La sua posizione nel team è stata messa in discussione a più riprese, con dubbi sulla sua capacità di competere al massimo livello e di garantire il successo della scuderia.
Tuttavia, nelle ultime settimane, la situazione ha iniziato a cambiare drasticamente. Red Bull non è più la vettura dominante del 2023, e per la prima volta, anche Verstappen ha mostrato segni di difficoltà. Il campione del mondo, che per mesi ha trainato la squadra con una serie di vittorie impressionanti, ora si trova ad affrontare problematiche simili a quelle vissute da Perez, portando i due piloti quasi sullo stesso piano.
La nuova realtà di Red Bull: un’auto che non domina più
La RB20, che aveva dimostrato una superiorità schiacciante per gran parte della stagione, sembra aver perso il suo vantaggio competitivo. Gli ultimi risultati della scuderia austriaca sono stati deludenti: al Gran Premio di Monza, la Red Bull ha concluso in sesta e settima posizione, con Perez più vicino a Verstappen per tutto il weekend, un fatto che ha sorpreso molti. Le prestazioni sottotono del team hanno evidenziato che la vettura non è più la stessa che dominava a inizio stagione. Se prima era solo Perez a dover fare i conti con un’auto difficile da gestire, adesso anche Verstappen sembra accusare i colpi di una macchina che non risponde più come dovrebbe.
Perez sentenzia: “Non sono io il problema della Red Bull”
Sergio Perez non ha perso tempo per commentare questa situazione di parità emergente con Verstappen. Il pilota messicano ha sottolineato come i problemi della Red Bull non siano dovuti a una mancanza di talento o preparazione da parte sua, ma piuttosto a problematiche tecniche che ora coinvolgono anche il suo compagno di squadra. Nelle sue dichiarazioni, Perez ha voluto rimarcare quanto segue:
“Sono stato criticato molto in questi ultimi mesi perché avevo difficoltà a portare la macchina al livello di Max. Ma adesso, all’improvviso, anche lui sta affrontando problemi simili ai miei. Forse ora si capirà che non ero io il problema, ma che c’erano delle difficoltà intrinseche che la squadra doveva affrontare”.
Parole interpretate da molti come una provocazione nei confronti di Verstappen e della stessa Red Bull, che ha dovuto affrontare una stagione più complessa del previsto.
Red Bull alla ricerca di soluzioni
La situazione è ora molto delicata per Red Bull. Il team, che sembrava lanciato verso un’altra stagione di dominio assoluto, deve fare i conti con una vettura che ha perso gran parte della sua competitività. Questo calo di performance ha messo in difficoltà entrambi i piloti, anche se le parole di Perez suggeriscono che i problemi fossero presenti già da tempo. Il messicano, che ora vede una luce di speranza, ha approfittato delle difficoltà di Verstappen per rivendicare il suo posto e la sua reputazione all’interno della squadra.
L’obiettivo per Red Bull è ora trovare rapidamente delle soluzioni tecniche per ridare competitività alla RB20. La scuderia deve capire se le difficoltà riscontrate dai suoi piloti sono il risultato di un adattamento sbagliato della vettura o se ci sono problemi più profondi da affrontare.