La Red Bull si trova al centro di un tumulto senza precedenti. Tutto ha avuto inizio a fine 2023, quando è emersa un’accusa di molestie e comportamenti inappropriati mosse da una dipendente nei confronti di Christian Horner, figura di spicco all’interno del team. La Red Bull ha prontamente avviato un’indagine interna, ma la situazione è esplosa pubblicamente solo a inizio febbraio, quando la stampa ha riportato dettagli sul caso Horner, suscitando scalpore nel mondo della Formula 1.
La lotta di potere, e l’origine di tutto
L’indagine interna, che ha appurato l’innocenza di Horner, ha gettato luce su una lotta di potere all’interno del team, con diverse figure chiave coinvolte nel dibattito. Già perché al centro di tutto è finito anche Max Verstappen. La presenza del campione del mondo in carica, ha aggiunto un ulteriore livello di complessità alla situazione. Nonostante i successi ottenuti nelle prime gare della stagione, Verstappen sembra attraversare un periodo di incertezza, con le voci su una possibile partenza dal team che si fanno sempre più insistenti. Tutti si pongono quindi una domanda: se il team dovesse sfaldarsi, e a rimanere fosse solo Christian Horner, quale strada prenderà Verstappen?
Red Bull avvia una nuova indagine, mentre la dipendente ricorre in appello
La risposta a questa domanda ancora non ci è dato saperla. Dipenderà tutto dai prossimi mesi e dalle mosse dei vari protagonisti della vicenda, Horner, Helmut Marko, Jos Verstappen, e non per ultimo Adrian Newey. Il nome del super ingegnere è uno di quelli più tirati in ballo quando si parla del caso Horner. La sua figura viene associata al successo della Red Bull e l’ipotesi di vederlo partire per un altro paese ha catturato l’attenzione della stampa.
Una delle ultime novità sul caso Horner è emersa recentemente dal The Telegraph. La notizia riguarda una seconda indagine interna, questa volta relativa alle fughe di notizie ai media. Non è chiaro ancora contro chi sia stata avviata l’indagine. Quello che è chiaro, tuttavia, è che l’accanimento mediatico ha contraddistinto questo caso dall’inizio. Portandolo alla luce prima che lo facesse la diretta interessata, ovvero la dipendente che si era rivolta alle risorse umane di Red Bull. E proprio sulla dipendente coinvolta nel caso Horner, sospesa una settimana fa dalla stessa Red Bull arrivano altre notizie.
Sempre secondo quanto riporta il The Telegraph, la dipendente che ha mosso le accuse contro Christian Horner ha annunciato di voler presentare ricorso in appello contro la decisione emessa dall’indagine interna. Questo dopo un ritardo causato dal cambio del suo rappresentante legale.
Toto Wolff: “Manca trasparenza in questo caso”
Sulla questione si è espresso anche Toto Wolff, team principal Mercedes, il quale ha dichiarato di guardare con particolare interesse la situazione. Wolff ha sottolineato la gravità delle accuse mosse e ha criticato la mancanza di trasparenza da parte della Red Bull: «Dall’esterno siamo circondati dal dramma. Ma per una squadra come la Red Bull una situazione del genere non è eccezionale. Viviamo in un mondo molto trasparente. Non dire qualcosa non fa altro che renderla più interessante: questo porta a più domande, più storie e più speculazioni». Secondo Wolff, la vera domanda è perché una donna che si sentiva a disagio non abbia trovato ascolto prima, sollevando dubbi sulla gestione interna del caso.
Fonte dichiarazioni: FormulaPassion