C’è grande attenzione su quello che succede in casa Red Bull. Le tensioni nel team, emerse insieme allo scandalo che ha coinvolto Christian Horner rischiano di far saltare in aria anni e anni di duro lavoro. Tra i protagonisti più cercati, coinvolti volutamente o meno nella vicenda, ci sono sicuramente Max Verstappen e Adrian Newey. Due nomi che hanno scritto e che stanno scrivendo la storia di un team che negli ultimi 2-3 anni ha vinto veramente di tutto, grazie soprattutto allo straordinario lavoro di squadra che ha coinvolto tutti. Attorno a loro però ruotano tante altre figure ugualmente interessanti per gli avversari. Una di queste figure è Lee Stevenson, storico capo meccanico di Max Verstappen che ha annunciato la sua partenza, dopo 18 anni di lavoro in Red Bull, aggiungendo un’altra incertezza al già turbolento scenario interno del team.
L’addio in un momento critico
Tempismo sfortunato o segnale d’allarme? Questo è quello che tutti stanno cerando di capire dopo l’addio di una figura così storica come quella di Stevenson. Questo annuncio arriva infatti in un momento delicato per il team, con numerose voci sul futuro incerto di alcuni dei suoi protagonisti, incluso lo scandalo che coinvolge il team principal Christian Horner e le crescenti tensioni interne. La situazione legata al team principal Christian Horner è ancora tutt’altro che giunta a conclusione, così come la lotta di potere interna tra la fazione guidata proprio da Horner e quella filo-austriaca composta da Helmut Marko e Jos Verstappen, che continua a minare la stabilità della squadra.
Tutto, in Red Bull ruota attorno a Max Verstappen che, nonostante un contratto che lo lega a Red Bull fino al 2028, è già finito nella lista dei preferiti di Toto Wolff, che per strategia o per trasparenza, ha dichiarato di voler riservare il sedile che Lewis Hamilton lascerà nel 2025 proprio a Verstappen.
La carriera di Stevenson
Salutare Stevenson è come salutare un pezzo di Red Bull. La sua carriera è iniziata molto presto, a soli 15 anni. Ha iniziato alla Jordan Grand Prix, lavorando come meccanico nel 1999. Cinque anni dopo, nel 2004, è stato trasferito alla squadra corse e ha iniziato a lavorare sul retro dell’auto di Tiago Monteiro. L’arrivo in Red Bull avviene nel 2006. Anno dopo anno scala le gerarchie fino a diventare capo meccanico, contribuendo ai successi della squadra fino ad affiancarsi a Max Verstappen nel 2016. Il rapporto con Max è sempre stato ottimo, come dice lo stesso Lee: “Ci divertiamo in pista e fuori, ma Max sa al 100% che nel garage porteremo a termine il lavoro e che può fidarsi di noi.” Nel 2020 Stevenson, che voleva fare carriera è stato ricollocato e sostituito da Chris Gent.
Futuro in Stake F1?
A quattro anni di distanza il suo rapporto con Red Bull si è definitivamente interrotto. Il suo addio, annunciato pochi giorni fa, a seguito del Gran Premio d’Australia ha destato parecchi sospetti. Nonostante non abbia specificato i motivi di questa separazione Lee ha annunciato che rimarrà comunque nell’ambiente di Formula 1 e che la sua prossima avventura inizierà già dal prossimo Gran Premio, quello in Giappone. Il team scelto da Lee, secondo GPBlog dovrebbe essere Stake F1, un team di bassa classifica che però impone sicuramente nuove sfide, considerando anche il passaggio imminente ad Audi.