Nelle qualifiche del GP del Belgio è Norris a vincere la battaglia in casa McLaren. Staccato di soli 89 millesimi Osacr Piastri. Alle loro spalle grandissima prestazione di Charles Leclerc, che sfrutta l’errore commesso da Max Verstappen nel suo giro finale. Male ancora Antonelli con Hamilton, entrambi eliminati in Q1, ancora. Ottima prova, invece, per Tsunoda, che riconquista dopo parecchio tempo la top ten.
Le qualifiche in Belgio cominciano con un contatto in pit-lane
Si nasconde il sole tra le nuvole sopra lo straordinario circuito di Spa. Cominciano con il botto le qualifiche del GP del Belgio, con Stroll che tocca l’alettone anteriore della Sauber di Nico Hulkenberg in pit-lane, mentre quest’ultimo tentava di inserirsi nel serpentone di vetture che spesso si crea allo scattare del semaforo verde. Il primo a lanciarsi per il suo giro cronometrato è Carlos Sainz, fresco di punti ottenuti in Sprint race. Lo spagnolo però sceglie di non concludere il proprio giro. Molti piloti, infatti, stanno scendendo in pista con un set do gomme soft usate. L’obiettivo è quello di riprendere confidenza con la pista e con una vettura scarica di benzina rispetto a quella guidata nel corso della sprint.
Gli unici due ad aver fatto segnare il tempo sono stati Piastri e Norris, con il primo davanti. Nel frattempo, anche Verstappen insieme ai piloti Mercedes stanno tentando un loro giro lanciato. L’olandese si posiziona tra i due McLaren, mentre ancora abbastanza lente le due frecce d’argento. Gli altri piloti, quelli che avevano fatto un giro preparatorio a inizio sessione, stanno facendo segnare tempi interessanti. Sainz si prende la testa della classifica, seguito da Lawson, Albon e Bearman. Il primato del pilota Williams dura poco, perché gli viene sottratto da Leclerc, mentre l’altra Ferrari, quella di Hamilton, si posiziona sesta.
A 6 minuti dal termine tornano in pista i due piloti McLaren, questa volta però con gomma soft nuova. La differenza si sente subito, con Lando Norris che compie un bel giro e stacca Leclerc di ben 6 decimi. Dietro di lui, invece, si posiziona Piastri. Intanto, a due minuti dalla fine comincia la battaglia per evitare l’eliminazione. Si lanciano i due piloti Mercedes, entrambi attualmente eliminati. Antonelli si mette 11°, mentre Russell è 8°. Il tempo del pilota italiano non è abbastanza, viene eliminato insieme a Colapinto e alle due Aston Martin, Si salva all’ultimo Bortoleto, grazie a un track limit di Hamilton all’Eau Rouge. Annullato il giro al sette volte campione del mondo, che viene così eliminato classificandosi in 16° posizione.

Seconda sessione di qualifiche: si conferma McLaren davanti a tutti
Ferrari tenta di appellarsi alla direzione gara per il track limit commesso da Hamilton. Nulla da fare, l’inglese stacca il volante ed esce mestamente dalla sua vettura. Nel frattempo sul semaforo della pit-lane è scattato il verde: primo a scendere il pista per il suo giro lanciato è Max Verstappen, con una Red Bull più carica rispetto alla giornata di ieri, probabilmente anche in previsione della pioggia di domani. Arrivano, però, le due McLaren, che si riprendono la testa della classifica sempre nello stesso ordine: primo Piastri e secondo Norris. Quest’ultimo si sta dimostrando leggermente più vicino al compagno di squadra, con un tempo distante solamente di 89 millesimi.
Spavento per Olly Bearman, che a Pouhon riesce a salvare la sua vettura da un pesante incidente. Il giovane pilota Haas rientra ai box, per riprepararsi a un secondo tentativo. Poco prima era passato di lì Leclerc, intento a tirare fuori tutto ciò che la sua Ferrari ha da offrire. Il risultato, per adesso, non cambia: sempre quarto dietro le McLaren e Verstappen. A due minuti dal termine rientrano tutti i piloti, tranne Verstappen, in pista. Solo McLaren però veste gomme soft usate, gli altri tenteranno il loro giro lanciato con mescola fresca.
Sul filo degli eliminati c’è Liam Lawson, che viene subito scavalcato dalla prestazione di Pierre Gasly. A sua volta però il francese si ritrova in decima posizione, grazie al grande giro di Bortoleto, che si qualifica ancora per il Q3, mentre rimane fuori Nico Hulkenberg. Si salva invece Alexander Albon, che resiste agli attacchi di Ocon e Bearman. Si rimette dentro Lawson insieme a Tsunoda, che stupisce tutti e si qualifica per la manche finale. Eliminato, infine, Carlos Sainz e Pierre Gasly.
Non c’è storia: McLaren prima e seconda
Sembra una storia già scritta: i favoriti per la pole position sono le due McLaren, ma quando in pista c’è uno come Verstappen nulla può essere dato per scontato. Inizia la prima giostra di giri lanciati: Norris si prende la pole position provvisoria staccando Oscar Piastri di quasi due decimi. Terzo, invece, è Max Verstappen, che paga quei tre decimi di differenza da McLaren nel secondo settore. Leclerc, ancora una volta, non va oltre al quarto posto, mentre si stabilizza la situazione di George Russell, che si posiziona in quinta posizione staccando di parecchio gli altri inseguitori entrati in top ten.
A un minuto e mezzo dal termine si rilanciano i piloti per tentare di accaparrarsi la pole. Non buono il primo settore di Max Verstappen, che scoda troppo con la sua Red Bull a La Source, compromettendo tutto il tratto veloce fino all’Eau Rouge. L’olandese non riesce infatti a migliorarsi, con Charles Leclerc che dopo un grande giro gli ruba la terza posizione. Quinto Alexander Albon, davanti a Russell, Tsunoda, Hadjar, Lawson e Bortoleto. Davanti, la battaglia per la pole la vince invece Lando Norris, che stacca di 85 millesimi il tempo di Oscar Piastri grazie a un 1:40.562. Si tratta della sua 13° pole in carriera.