È cominciato il GP di Miami del 2024 con le FP1 più scivolose (finora) della stagione: il sole è alto su Miami, ma il grip è poco, anche a pista gommata. Gli errori sono sempre dietro l’angolo – o meglio in curva – con tanti lunghi anche da parte di piloti pluri-iridati.
I primi sette minuti
Sono iniziate le FP1 del GP di Miami, con la nuova livrea di una Ferrari ancora priva, però, degli attesi aggiornamenti, che arriveranno a Imola. Questa pista ha un’evoluzione molto rapida, esattamente come le auto e i ricambi dei vari ingegneri della F1, perciò tutti i piloti si sono lanciati con particolare cautela. Norris si lamenta di un problema a livello di assetto.
Dopo soli sette minuti, Charles Leclerc provoca una bandiera gialla nel terzo settore, finendo in testacoda. Fa fatica a girarsi, perciò lascia passare Hamilton, Verstappen e tutti gli altri piloti prima di tentare la conclusione della manovra di ripartenza. Il monegasco ha perso il controllo sulla sua Ferrari e la mancanza di grip in uscita da una curva sulla pista non ancora gommata non l’ha affatto aiutato. Viene dunque esposta la bandiera rossa.
La ripresa delle FP1 del GP di Miami
Dieci minuti dopo ripartono le FP1 del GP di Miami. Quindi, Tsunoda va lungo, ma senza danni; va lungo anche Max Verstappen a causa di un bloccaggio della ruota anteriore sinistra. Al momento il miglior tempo è di Perez 1: 29′ 632″. Lewis Hamilton si impegna molto per migliorare il tempo del numero #11, ma è secondo, seguito a ruota da Russell e Sainz, l’unico ferrarista rimasto in pista.
Il giro di successivo vede un Hamilton ballare sui cordoli in una serpentina di curve, mentre Tsunoda si lamenta del traffico. E come si suol dire, tra due litiganti il terzo gode: ad abbassare il tempo di Perez non è Hamilton, bensì Sainz, su gomma dura, che segna 1: 29′ 346“, superando il messicano di quasi tre decimi. Verstappen, invece, ha un nuovo bloccaggio che lo fa andare lungo un’altra volta. Lamenta in team radio i “facili bloccaggi” dell’anteriore sinistra nel momento di massima frenata. Intanto Sainz si migliora: 1: 29′ 331″, e Norris scende in pista dopo un nuovo riassetto della macchina, che piazza in quinta posizione davanti a Piastri, pur avendo ballato a sua volta su un cordolo.
Un utile annuncio e la fine delle prove libere
Durante le FP1 del GP di Miami, viene annunciato che i piloti non potranno più superare in pitlane, in seguito all’accaduto con Hulkenberg durante il GP della Cina. Vi sono solo due eccezioni: il caso in cui il pilota davanti abbia spento il motore oppure abbia un problema.
Nel frattempo, Norris si migliora e mette la sua McLaren dietro la Ferrari di Sainz, in seconda posizione, per circa un decimo e mezzo. Anche Piastri saltella sui cordoli e poi sfiora il muro, ma riesce a tenere la sua vettura sulla pista. A questo punto è Hamilton ad andare lungo in curva, malgrado manchino appena 14 minuti alla fine della sessione di FP1 del GP di Miami. Pochi minuti dopo, complice un colpo di vento, Verstappen va nuovamente lungo a una curva. Il miglior tempo è ora di Gasly, 1: 29′ 175″, su gomma rossa. Intanto, molti altri piloti si migliorano: Sainz si riprende la prima posizione, segnando 1: 28′ e 979″. Il tutto mentre il leone olandese si lamenta dell’assenza di grip e delle gomme troppo calde.
Gli ultimi giri e i risultati delle FP1 del GP di Miami
Perez e Russell superano quindi Sainz; il tempo del messicano è 1: 28′ 868″, ma Russell e Sainz rilanciano il giro. Dopo un po’ di difficoltà, il numero #1 riesce a mettere la sua Red Bull in prima posizione e molti altri piloti si migliorano. L’ordine di arrivo è infatti: Verstappen, Piastri, Sainz, Russell, Stroll, Perez, Hamilton, Tsunoda, Ocon, Gasly, Ricciardo, Magnussen, Hulkenberg, Albon, Zhou, Norris, Bottas, Sargeant, Alonso e Leclerc.