Dopo un debutto tutto sommato tranquillo in Bahrain, dove si sono svolti anche i test pre-stagionali, la Formula 1 arriva a Jeddah per la seconda gara della stagione. Quello arabo è un tracciato completamente diverso. Un circuito che sottopone piloti e macchine ad una prova di coraggio combinando l’alta velocità ai muri vicini. Questo rende determinante il feeling con la monoposto, soprattutto in qualifica. Red Bull esce dal Bahrain come prima forza indiscussa ma a Jeddah il gap con la Ferrari potrebbe ridursi questo anche perché in Bahrain il team di Maranello è stato frenato in parte da alcuni problemi sulla monoposto numero 16. Se c’è però una pista su cui i ferraristi ripongono delle speranze è proprio questa. Tuttavia, rispetto al Bahrain i team non hanno riferimenti dati magari dai test, dunque ogni sessione di prove diventa fondamentale. Vediamo quindi cosa è successo nelle prove libere 1, risultati e sensazioni del primo approccio sulla pista di Jeddah.
Jeddah, tutto un altro circuito
Nonostante questa sessione sia la meno indicativa perché né qualifica né gara si disputeranno in queste condizioni è necessario per i team raccogliere più dati possibili. Lato degrado non dovrebbero esserci problemi. Ma l’efficienza aerodinamica sarà fondamentale, così come la power unit. Proprio su questo fronte un team che ha avuto non pochi problemi in Bahrain, è la Mercedes. Il team di Brackley per un errore di calcolo dato dalla troppa fiducia, ha dovuto fare i conti con il surriscaldamento della power unit. Cancellando quanto di buono era stato fatto nel resto del weekend. A Jeddah il team vuole quindi scoprire il vero potenziale della W15, considerando anche che questo tracciato premia gli assetti con una minore altezza da terra.
Sainz in pista, ma non ancora al 100%
Tra i primi a scendere in pista troviamo Carlos Sainz. Lo spagnolo di casa Ferrari nella giornata di ieri ha dovuto lasciare il paddock perché non si sentiva tanto bene, ma ha ritrovato le forze per scendere in pista in questa prima sessione di prove libere. Nella prima parte della sessione tutti, o quasi sono scesi in pista con le gomme dure, Con le medie Norris, Gasly, Albon, Hulkenberg, Bottas e Ocon.
A Jeddah i muri sono davvero vicini e il primo ad avere avuto un confronto ravvicinato con questi è stato Lance Stroll, che dopo aver toccato il muretto interno in curva 22 ha riportato una foratura.
I tentativi di qualifica
Tra i primi a montare le soft per un giro push, dopo la prima mezz’ora di sessione è Lando Norris che segna il miglior tempo, sfruttando il primo settore, pro McLaren. Nel frattempo in casa Mercedes si lavora sul set up e sull’altezza da terra. Tante anche le verifiche aerodinamiche, in casa Ferrari si cerca di capire la bontà della nuova ala con specifica scarica portata. a Jeddah. Con le soft la lotta inizia ad accendersi, con Russell particolarmente veloce nel secondo settore, che si impone sul gruppo e su Max Verstappen per soli tre millesimi. L’olandese si è aperto più di una volta in team radio per lamentarsi del posteriore e dei saltellamenti.
Nonostante questo Max riesce a prendersi la testa del gruppo dando 3 decimi a Russell. Non particolarmente soddisfacenti i tentativi di Leclerc, più indietro di 7 decimi, pagando anche nei confronti del compagno. Il monegasco si è però migliorato successivamente, in un tentativo successivo in cui ha anche centrato una busta di plastica.
A 10 minuti dal termine la top 3 vede Verstappen in testa seguito da Fernando Alonso e Sergio Perez. Il podio della passata stagione ma con le posizioni invertite.
I risultati a fine sessione
La prima sessione di prove libere del weekend si conclude con il miglior tempo di 1:29.659 segnato da Max Verstappen, seguito da Fernando Alonso e Sergio Perez. Questa la top 10 della sessione.
P1 VERSTAPPEN
P2 ALONSO
P3 PEREZ
P4 RUSSELL
P5 LECLERC
P6 SAINZ
P7 NORRIS
P8 HAMILTON
P9 STROLL
P10 ALBON