Per la squadra di Milton Keynes, licenziare i piloti a stagione cominciata non è una novità, ma quanto più una mossa consolidata nel tempo. Negli anni la pratica è stata estesa anche nel team satellite Toro Rosso (oggi Visa Cash App Racing Bulls). Daniel Ricciardo è l’ultima vittima di questo sistema collaudato e il suo nome va ad aggiungersi a una lunga lista di piloti sostituiti da Red Bull a stagione in corso.
Red Bull – Toro Rosso: una famiglia ad alto rischio di sostituzione
Per la prima stagione – quella del 2005 – furono ingaggiati David Coulthard, Christian Klien e Vitantonio Liuzzi. Venne concordato anticipatamente che Klien e Liuzzi si sarebbero alternati alla guida della seconda monoposto targata Red Bull. Klien prese parte alle prime tre gare, per poi lasciare il posto al pilota italiano. Liuzzi scese in pista per sette gran premi, ma i risultati ottenuti non erano soddisfacenti per il team, che decise quindi di far correre Klien nelle restanti nove tappe del calendario.
Liuzzi venne però scelto l’anno successivo per guidare la vettura del team di Faenza – nominato Toro Rosso – dopo che Red Bull ha proceduto con l’acquisto di Minardi. Il pilota austriaco Kilen restò invece legato al team di Milton Keynes per la stagione 2006, ottenendo due ottavi posti nel GP del Bahrain e in quello di Germania. Dal momento in cui il team decise di non voler rinnovare il contratto di Klien per l’anno a venire, il pilota venne lasciato libero e sostituito per le tre gare conclusive dal collaudatore Robert Doornbos.
Nel 2007 apparve chiaro che anche in Toro Rosso vi fosse un alto rischio per i piloti di essere licenziati a stagione in corso. Lo può testimoniare l’americano Scott Speed, che ha vissuto questa esperienza sulla sua pelle. Speed, infatti, ha gareggiato con la scuderia di Faenza per buona parte di stagione, non raggiungendo però i risultati auspicati dal team. Dopo un GP d’Europa particolarmente complicato, Scott Speed venne sostituito dal giovane collaudatore della BMW – e membro del Red Bull Junior Team – Sebastian Vettel.
Dalla vittoria del mondiale alla scelta vincente
Nel 2008 la lista di piloti Red Bull che sono stati sostituiti subisce una battuta d’arresto, ma questa pausa durò solo fino al 2009. In quella stagione Toro Rosso confermò il pilota dell’anno precedente, Sebastien Bourdais, che venne affiancato da Sébastien Buemi. Dal Gran Premio dell’Ungheria però, fu proprio il pilota che aveva già guidato per la squadra di Faenza a essere sostituito. Al suo posto subentrò lo spagnolo Jaime Alguersuari, ma le prestazioni del team restarono poco competitive, tranne nelle ultime tre gare stagionali.
Il 2010 fu un anno importante per Red Bull, la quale conquistò sia il titolo piloti con Sebastian Vettel che quello costruttori, grazie anche all’apporto di Mark Webber. Il team austriaco continuò a dominare fino alla fine del 2013. In questo periodo nessun pilota venne licenziato o sostituito. La ripresa della pratica di sostituzione avvenne quando, il 5 maggio 2016, venne deliberato dalla proprietà che il giovane Max Verstappen prenderà il posto in Red Bull di Daniil Kvjat. Il pilota di origine russa fece così ritorno in Toro Rosso a partire dal GP di Spagna. La scelta si rivelò corretta quando, al debutto con il team “madre”, Verstappen conquistò la sua prima vittoria.
Sostituiti da Red Bull: a quanti piloti è capitato?
Daniil Kvjat nel 2017, ancora deluso per via della retrocessione, faticò a stare al passo con le prestazioni del compagno di squadra, Carlos Sainz. Kvjat perse nuovamente il suo sedile – questa volta perdendo anche il posto in Formula 1 – che venne occupato dal vincitore della GP2 Pierre Gasly.
Jolyon Palmer venne licenziato da Renault a quattro gare dal termine del campionato. Il team francese decise così di anticipare il trasferimento di Carlos Sainz, il quale avrebbe dovuto lasciare Toro Rosso e approdare in Renault nel 2018. Il sedile della scuderia di Faenza venne occupato dal pilota neozelandese Brendon Hartley, il quale ci rimase fino alla fine della stagione successiva.
Per il 2019, Red Bull mantenne Max Verstappen e scelse di affiancargli Pierre Gasly. Il francese non riuscì a eguagliare i risultati del compagno di squadra e la pressione di un possibile licenziamento cominciò a farsi sentire. Il 12 agosto infatti, fu annunciato il temuto scambio: Gasly tornò a guidare per la squadra che lo fece debuttare in F1, mentre il team austriaco promosse Alexander Albon.
Il ritorno e l’addio di Daniel Ricciardo
Toro Rosso cambiò nel mentre nome, diventando Alpha Tauri, squadra che nel 2023 ingaggiò un promettente Nyck de Vries. Il pilota olandese, in occasione del GP di Monza dell’anno precedente, aveva mostrato capacità di adattamento, guidando durante la FP1 l’Aston Martin di Vettel e poi la Williams di Albon – operato d’urgenza per appendicite – per il resto del weekend. Sebbene le premesse fossero buone, De Vries faticò con la sua Alpha Tauri e non passò molto tempo prima che anche lui divenne uno dei tanti piloti sostituiti da Red Bull.
L’11 luglio infatti venne comunicato che il secondo sedile del team di Faenza verrà occupato, per il resto della stagione, da Daniel Ricciardo. Durante le prove libere del GP d’Olanda, l’australiano incappò in un incidente che gli causò la frattura del polso sinistro. Con Ricciardo fuori dai giochi subentrò, a partire dalle qualifiche, Liam Lawson. Il neozelandese prese parte a cinque gare per Alpha Tauri, per poi cedere il posto a un guarito Ricciardo.
Quest’estate infine, forti speculazioni davano per finita la carriera di Perez in Red Bull, ma il messicano venne però confermato dal team. La storia si ripete nuovamente quando il rumor di un possibile licenziamento di Ricciardo cominciò a circolare. In questa occasione però, a dar sostegno ai pettegolezzi c’era una clausola nel contratto di Lawson, la quale gli avrebbe permesso di guardare altrove qualora Red Bull non gli avesse riservato un sedile prima della fine di settembre. Il 26 settembre è arrivato il comunicato che annuncia l’addio di Ricciardo da Visa Cash App RB. Dal prossimo GP, quello degli Stati Uniti, scenderà in pista Liam Lawson. Daniel Ricciardo è l’ultima vittima di un sistema, ormai consolidato, di sostituzione piloti. Chi sarà il prossimo?