La Formula 1 si prepara a tornare in pista dopo una lunga pausa con il Gran Premio degli Stati Uniti ad Austin. Mancano solo sei gare alla conclusione di un campionato che è ancora apertissimo sia per la lotta al titolo piloti, che vede Max Verstappen in vantaggio ma con Lando Norris sempre più vicino, sia per quello costruttori, con McLaren che sembra aver preso il largo. Oltre alla tensione per le battaglie in pista, però, c’è un altro fattore cruciale da tenere d’occhio: le penalità per la sostituzione delle componenti della Power Unit che potrebbero impattare già da Austin.
Power Unit, penalità in agguato ad Austin
A questo punto della stagione, con diverse power unit già al limite, molti team potrebbero essere costretti a montare nuove componenti sui loro bolidi, incorrendo così in penalità. Un rischio che diventa sempre più concreto, anche considerando che ci attendono ancora tre weekend Sprint, dove le opportunità per accumulare punti sono maggiori, ma anche lo stress sui motori è più intenso.
Finora, nelle ultime gare disputate, non ci sono stati grandi stravolgimenti nelle strategie di gestione delle power unit, ma il weekend texano potrebbe rappresentare un punto di svolta. Con l’arrivo di circuiti particolarmente stressanti per i motori come Messico, Brasile e Las Vegas, Austin potrebbe essere il luogo in cui alcune squadre decidano di scontare penalità preventivamente, sfruttando le opportunità di rimonta offerte dal tracciato americano.
Già all’inizio della stagione, Mercedes aveva dovuto sostituire la power unit di Lewis Hamilton, costringendo il sette volte campione del mondo a incorrere nella sua prima penalità a causa di un guasto in Australia. Anche Esteban Ocon, Zhou Guanyu e Lando Norris si trovano a un passo da possibili sanzioni. In particolare, Norris ha già cambiato la quarta trasmissione e si trova adesso sul filo di una penalità che potrebbe complicare la sua rincorsa su Verstappen. Anche Pierre Gasly, Carlos Sainz e Valtteri Bottas potrebbero trovarsi nella stessa situazione nelle prossime gare.
Un finale di stagione intenso
Il calendario da qui a fine anno prevede sei Gran Premi, metà dei quali includono anche una Sprint Race. Questo significa che i motori saranno messi ancora più sotto pressione, con poche possibilità di riposo per le power unit. In particolare, le gare in Messico e in Brasile si svolgeranno in condizioni ambientali particolarmente dure, con le alte temperature e l’altitudine che aumentano notevolmente lo stress sui motori.
Las Vegas, al suo secondo anno come tappa del calendario di F1 è un circuito che richiederà massime prestazioni dal propulsore, con lunghi rettilinei e alte velocità che potrebbero spingere i team a montare nuove componenti proprio per evitare rischi nelle ultime gare della stagione. Su una pista come Austin, dove sorpassare è possibile, alcune squadre potrebbero quindi scegliere di accettare penalità ora per evitare problemi più avanti.
Piloti in bilico: chi rischia la penalità?
Guardando la situazione attuale delle componenti utilizzate, diversi piloti potrebbero trovarsi a dover montare nuove parti nelle prossime gare. Verstappen e Perez hanno entrambi raggiunto il limite massimo di power unit consentite, con l’olandese che ha già usato cinque motori ICE, uno in più del massimo previsto, ottenendo una penalità in Belgio cinque gare fa. Con sei gare ancora da disputare (di cui 3 con weekend Sprint), inevitabile pensare che arriverà anche un’altra penalità per l’olandese. Anche Hamilton si trova in una situazione delicata, avendo utilizzato già cinque power unit e altrettanti MGU-H e MGU-K.
Tra i piloti che potrebbero incorrere in penalità ci sono anche Charles Leclerc e Carlos Sainz, entrambi con quattro power unit già utilizzate e vicini al limite. Per McLaren, Lando Norris ha già cambiato quattro motori, e con la lotta al titolo ancora aperta, il team dovrà fare molta attenzione alle sue scelte strategiche nelle ultime gare. Anche in casa Racing Bulls ci si aspetta una penalità, in particolare per Lawson che subentrerà da Austin in sostituzione di Ricciardo.
La tabella dei piloti, con le componenti utilizzate finora
Pilota | ICE | TC | MGU-H | MGU-K | ES | CE | EX | GC | GB |
Verstappen | 5 | 4 | 4 | 4 | 2 | 2 | 7 | 4 | 5 |
Perez | 5 | 4 | 4 | 4 | 3 | 3 | 7 | 3 | 5 |
Russell | 4 | 4 | 4 | 4 | 1 | 1 | 3 | 3 | 3 |
Hamilton | 5 | 5 | 5 | 5 | 1 | 1 | 3 | 3 | 3 |
Leclerc | 4 | 4 | 4 | 4 | 2 | 2 | 5 | 4 | 4 |
Sainz | 4 | 4 | 4 | 4 | 2 | 2 | 5 | 4 | 4 |
Piastri | 4 | 4 | 4 | 4 | 2 | 2 | 3 | 4 | 4 |
Norris | 4 | 4 | 4 | 4 | 2 | 2 | 3 | 4 | 4 |
Stroll | 4 | 4 | 4 | 4 | 2 | 2 | 3 | 3 | 3 |
Alonso | 4 | 4 | 4 | 4 | 1 | 1 | 3 | 3 | 3 |
Ocon | 5 | 5 | 5 | 4 | 2 | 2 | 7 | 3 | 3 |
Gasly | 5 | 5 | 5 | 5 | 3 | 4 | 6 | 5 | 5 |
Albon | 4 | 4 | 4 | 4 | 3 | 3 | 3 | 4 | 4 |
Colapinto | 4 | 4 | 4 | 4 | 2 | 2 | 3 | 4 | 4 |
Ricciardo | 4 | 4 | 4 | 4 | 2 | 2 | 5 | 3 | 3 |
Tsunoda | 5 | 5 | 5 | 5 | 3 | 3 | 6 | 4 | 4 |
Bottas | 4 | 4 | 4 | 4 | 3 | 3 | 5 | 4 | 4 |
Zhou | 4 | 4 | 4 | 4 | 3 | 3 | 5 | 4 | 4 |
Magnussen | 4 | 4 | 4 | 4 | 3 | 3 | 5 | 4 | 4 |
Hulkenberg | 4 | 4 | 4 | 4 | 2 | 2 | 5 | 4 | 4 |