Nella giornata di ieri, dopo quasi una settimana dall’incidente con il compagno Pierre Gasly a Monaco, Esteban Ocon è tornato sui social a parlare dell’accaduto e delle conseguenze. Nonostante sia successo quasi contemporaneamente al crash tra Sergio Perez e le Haas, il contatto tra i due piloti dell’Alpine non è di certo passato inosservato, soprattutto al team principal Bruno Famin.
“Attacco di Esteban senza senso, ci saranno conseguenze”, aveva commentato poco dopo l’accaduto. Con molta sorpresa, una sostituzione di Ocon con il pilota di riserva Jack Doohan non era diventata così improbabile. A mente fredda, invece, il team ha confermato il numero 31 per il prossimo GP del Canada, in cui dovrà scontare 5 posizioni di penalità in griglia.
Ocon su Instagram: “Rattristito dagli insulti e dalla negatività online”
I social media, però, hanno criticato pesantemente il pilota di Évreux, che ha poi risposto con un post su Instagram. “Sono state dette molte cose dopo il GP di Monaco. Sebbene abbia ricevuto molti messaggi di sostegno, sono stato profondamente rattristito dalla quantità di insulti e negatività che ho ricevuto online riguardo al mio carattere, alla mia guida e alla mia carriera”, ha spiegato Ocon.
“Grazie al duro lavoro, al supporto e al sacrificio di molte persone, ho corso oltre 140 Gran Premi finora dal mio debutto nel 2016. Sono stato sempre un avversario tosto e, come la maggior parte dei piloti, ho avuto la mia fetta di incidenti. Sono stato fortunato a correre assieme a compagni talentuosi ed esperti come Daniel [Ricciardo], Checo [Perez] e Pierre [Gasly] e a un due volte campione del mondo come Fernando [Alonso]“.
Gli errori possono succedere, ma c’è un limite a tutto
“Come compagni, abbiamo spesso iniziato le gare vicini l’uno all’altro e, in alcuni casi, questo ha voluto dire avere battaglie e a volte contatti. Ovviamente, ho commesso degli errori. Non siamo robot. Siamo atleti che si spingono al limite tutti i giorni per raggiungere il nostro sogno di vincere una gara”.
“La Formula 1 è uno sport dove le emozioni e la passione sono molto forti. Lo vedo e lo sento ogni fine settimana in pista e sui social media… il bello e il brutto. Ma le frasi false e le distorsioni che ho visto online negli ultimi giorni riguardo alla mia capacità di lavorare in squadra sono state poco accurate e cattive“.
Uno sport di squadra prima di tutto
“Fino dai miei primi giri nel motorsport, ho affrontato questo sport con umiltà, professionalità e rispetto. Questi valori mi sono stati trasmessi da piccolo. Anche se ogni pilota cerca la gloria individuale, questo sarà sempre uno sport di squadra prima di tutto”.
“Ho sempre seguito le istruzioni che mi sono state date e corso per raggiungere il massimo per e con la mia squadra. Mi sono preso la responsabilità per l’incidente al primo giro di domenica scorsa e, nonostante il mio ritiro, sono contento che la squadra abbia aggiunto un punto al bottino di quello che è un inizio di stagione difficile per tutti noi”.
Ocon: “C’è rispetto tra me e Gasly”
“Rispetto Pierre come compagno e come avversario. Abbiamo sempre lavorato in maniera professionale all’interno del team e continuerà ad essere così. Non c’è ricompensa senza rischio in Formula 1 e le partenze sono intense, soprattutto a Monaco dove il primo giro può decidere il tuo risultato finale”.
“Alla fine siamo tutti rivali e gareggiamo duramente ma correttamente. Questa è la ragione principale per cui amo questo sport così tanto. Non vedo l’ora di correre a Montreal, davanti ai fantastici tifosi canadesi, e vedere che opportunità riserverà il futuro”.