Norris e le partenze: un rapporto complicato. Dalla Spagna al Belgio, passando per l’Austria, il pilota inglese della McLaren ha faticato tantissimo negli start. Le buone prestazioni in qualifica sono state in parte vanificate da spunti al via poco brillanti. Una casistica deficitaria, di cui Norris e McLaren dovranno trovare il bandolo della matassa. Per Andrea Stella ci vorrà del tempo per capire.
Lando Norris e le partenze: un rapporto ultimamente complicato
Sono solo tre le Pole Position in carriera per Lando Norris. Due quest’anno, in Ungheria ed in Spagna. La prima, invece, ben tre anni fa sul circuito di Sochi in Russia. Il dato che si presenta è però disarmante per il pilota inglese: in nessuna di queste tre occasioni Norris è riuscito a concretizzare quanto di buono fatto il sabato in una vittoria la domenica. In Russia la gara fu caotica, con Lando Norris che tentò invano di percorrere gli ultimi giri sotto la pioggia incessante con gomme d’asciutto. Una lettura di gara sbagliata che gli costò la prima vittoria in carriera, la quale è arrivata solo quest’anno a Miami. Quest’anno però i problemi paiono tutti presentarsi in qui primissimi metri dopo le spegnimento dei semafori. Le gare, a leggerle male, spesso ci pensa il muretto Orange invece.
C’è sicuramente una difficoltà psicologica nella gestione delle prime fasi di gara. Norris, sin dal suo esordio nella stagione 2019, si è sempre saputo dimostrare un pilota competitivo. Un conto però è lottare per dei punti a metà gruppo, tutt’altra storia è lottare costantemente per la vittoria. Sia in Ungheria che in Spagna Norris non è riuscito a mantenere la pole position, mentre in Belgio si è allargato troppo verso l’esterno della prima curva, andando a mettere parte della monoposto sulla sabbia. Negli ultimi due gran premi, come se non bastasse, si è fatta sempre più ingombrante la presenza di Oscar Piastri, compagno di squadra di Lando, che ha poco da perdere e tanto da guadagnare. La pressione, subita dal giovane australiano, potrebbe aver indotto in entrambi casi Norris verso delle valutazioni sbagliate.
Tanti punti persi. Per Andrea Stella una situazione da risolvere al più presto
Nonostante Norris a Spa sia arrivato quinti dietro a Leclerc, che invece ha conquistato il podio, il pilota numero 4 ha conservato la seconda posizione in classifica generale. Max Verstappen però, al di là della flessione in cui la sua squadra si trova, rimane comunque molto distante. Totalmente differente sarebbe stato il quadro se Norris non fosse incappato in tutta quella serie di partenze negative. Sia gli appassionati che gli addetti ai lavori hanno notato le difficoltà del pilota inglese, sommergendolo di critiche, a tratti anche esagerate visto che molte hanno messo seriamente in discussione il valore sportivo del pilota. Infine, dopo l’ultimo weekend, si è espresso sulle difficoltà di Lando anche il team principal Andre Stella.
Stella, nelle dichiarazioni riportate da Formula Passion, ha cercato innanzitutto di ridimensionare il problema, anche per difendere il proprio pilota dalle critiche ricevute. “Innanzitutto va ricordato che stiamo parlando di episodi marginali. A Spa, ad esempio, credo che Norris sia stato distratto da ciò che stava succedendo all’interno ed è andato un po’ largo. Sicuramente lavoriamo con Lando come lavoriamo con Oscar per cercare di individuare tutte le situazioni in cui possiamo migliorare individualmente, ma analizziamo anche dove possiamo collaborare meglio per essere più preparati o per utilizzare al meglio le nostre qualità”.
Il dato negativo, però, versa tutto su Norris, mentre Piastri sta ottenendo risultati migliori in partenza, conquistando anche la vetta della gara in Ungheria. Andrea Stella si è quindi soffermato maggiormente sul pilota inglese. “Per quanto riguarda Lando, ad esempio, sembra che statisticamente ci siano alcune dinamiche che tendono a verificarsi nelle prime fasi della gara. Dobbiamo quindi verificare se queste evidenze hanno un motivo o se sono solo casuali. Ma come qualsiasi altro atleta o pilota, credo che Lando stesso, che fa parte della squadra, penserà a cosa può fare meglio per essere sicuro di capitalizzare il buon lavoro che stiamo facendo”.
Fonte: formulapassion.it