Lando Norris, finalmente, fa quasi tutto bene e vince il GP di Singapore. Quasi, visto che per ben due volte il pilota inglese ha toccato i muretti di Marina Bay, rischiando di danneggiare seriamente la sua vettura. Ciò non è successo e McLaren e Norris possono godersi un grande risultato, che gli consente di allungare in classifica costruttori e di rosicchiare altri punti importanti su Verstappen, che ha terminato la gara appena dietro di lui.
Vittoria cruciale per Norris a Singapore. Verstappen comincia ad avvicinarsi
Questa volta Lando Norris non ha lasciato spazio a critiche di alcun tipo. Doveva imporsi su tutti in qualifica e l’ha fatto, anche staccando considerevolmente i suoi avversari. In gara, allo start, doveva partire bene e, finalmente, è riuscito dopo tanti tentativi a tenere dietro chi lo inseguiva. Infine, Norris è riuscito ad assestarsi su un ritmo di gara schiacciante, staccando sin dai primi giri Max Verstappen. Anche il compagno di squadra, Oscar Piastri, non ha potuto nulla contro la grande prestazione del pilota inglese. Peccato solo per il giro veloce, sottratto dalla famiglia Red Bull per mano di Daniel Ricciardo.
Ora la classifica costruttori sorride ampiamente al team McLaren, con 41 punti di vantaggio sui campioni del mondo in carica. Diverso il discorso per il mondiale piloti, che gara dopo gara pare concedere sempre più qualche speranza a Norris, il quale però non potrà concedere più nulla al rivale olandese, visto che Verstappen dista ancora 51 punti. Per questo, anche piccolissimi errori come quelli commessi a metà gara dal numero 4 potrebbero risultare fatali. Infatti, per ben due volte Norris ha baciato il muro, con il primo contatto che quasi lo costringeva a fermarsi ed inserire la retromarcia. Il secondo, invece, alla curva 14, dove l’anno scorso Russell terminò la sua gara inseguendo Carlos Sainz. Detto questo, la notte di Singapore dovrà essere l’innesto in grado di far fare uno step superiore in termini di maturità al pilota inglese, il quale dovrà raccogliere le grandi responsabilità che una macchina super competitiva quest’anno gli sta consegnando.
Gara complicata dal punto di vista fisico per i piloti. Norris: “È stata una gara simile al Qatar”
Sei weekend ancora per tener vivo il sogno mondiale per Norris, che ha appena terminato un fine settimana quasi perfetto. Una volta uscito dalla sua McLaren dopo la gara, il vincitore del GP di Singapore ha impiegato un po’ di tempo per arrivare al microfono di David Coulthard. Tanta la pressione sulle sue spalle, con la speranza che questa prestazione possa dargli sicurezza e quindi una leggerezza maggiore nei prossimi appuntamenti. Tanta, però, anche la fatica derivata dalle condizioni complicate, che da sempre hanno caratterizzato le quindici edizioni del GP di Singapore. “È stata una gara simile al Qatar l’anno scorso. Avrei potuto essere più tranquillo, ma l’ho presa comunque con calma. Adesso ho un po’ di vertigini però tutto bene“.
Caldo, umidità e tanta pressione, che, se sommate al ritmo sostenuto che Norris ha portato avanti per tutta la prima parte di gare, hanno probabilmente portato il pilota a quei due errori di cui si è parlato poco più sopra. “Forse mi sono preso dei rischi di troppo, ho avuto un paio di spaventi soprattutto verso metà gara. Non è che stessi spingendo in modo esagerato, ma a volte ti rilassi troppo. Forse entrambe le cose, non so. La cosa importante è che non ho avuto danni eccessivi. Ho spinto, volevo vincere bene e portare a casa il massimo di punti. Sono contento anche per Oscar che è andato sul podio. Bella giornata per il team“.
Errori che non hanno pregiudicato la grande prestazione offerta quest’oggi da Lando Norris tra i muretti di Marina Bay. “Gara fantastica. Penso di averla controllata bene e la macchina era eccezionale, ho potuto spingere e abbiamo volato per tutta la gara. Ma alla fine mi sono potuto rilassare. Era dura, sono un po’ senza respiro ma mi sono divertito“. Così Lando Norris, prima di vedersi svuotare una bottiglia d’acqua in testa da parte di David Coulthard. Un meritato refrigerio dopo una gara eccezionale.