Nonostante il weekend del GP d’Italia a Monza non sia ancora iniziato in pista si è verificato un primo curioso incidente, immortalato da chi era presente nel paddock. Questa volta però a muro non ci è finita una monoposto, bensì la Safety Car Aston Martin di Bernd Maylander, uscita di pista all’altezza della Parabolica, recentemente modificata nei lavori di ammodernamento dell’Autodromo di Monza. Maylander stava eseguendo dei test ad alta velocità in vista del weekend di gara quando si è ritrovato nelle barriere. L’impatto, dalle foto raccolte sembra essere stato violento ma fortunatamente il pilota non ha avuto conseguenze. L’incidente ha suscitato parecchia curiosità, dato che è raro vedere situazioni del genere, soprattutto con un pilota di tale esperienza.
La foto dell’incidente di Maylander nel giovedì di Monza
Bernd Maylander da oltre 20 anni si occupa di guidare, in qualsiasi condizione, la Safety Car che nel corso degli anni ha subito diverse modifiche. Ma la domanda che in molti si sono fatti è cosa ci faceva in pista Maylander di giovedì? A differenza di come pensino in molti l’impegno per Maylander non si limita alle sessioni ufficiali, o alla gara. Il suo lavoro lo porta ad arrivare in pista con largo anticipo, controllare il tracciato e assicurarsi che tutto sia in ordine per il weekend di gara. Durante il Gran Premio, invece deve mantenere una velocità elevata ma costante per evitare che le monoposto alle sue spalle perdano temperatura nei freni e nelle gomme. Una sfida particolarmente complessa su circuiti veloci come Monza. E proprio a Monza Bernd Maylander ha pagato le alte velocità che si toccano, ancor più dopo le modifiche al tracciato. La Parabolica adesso presenta un leggero banking per semplificare il drenaggio.
Secondo quanto segnalato infatti da Daniel Ricciardo le modifiche di alcuni punti, come della Variante Ascari con dei nuovi cordoli, permetteranno ai piloti di arrivare più veloci.
Di seguito la foto dell’impatto e della bandiera rossa esposta per recuperare Maylander e la Safety Car.