Sventola la bandiera a scacchi sul circuito di Silverstone che vede trionfare Max Verstappen. Per la sesta volta consecutiva è il pilota della Red Bull a concludere la gara davanti a tutti.
Max imprendibile, McLaren spettacolare
Subito dietro SuperMax conclude la sua gara Lando Norris. Una McLaren rinata dopo gli aggiornamenti gli ha permesso di tenere Verstappen per i primi giri, ma poi il #1 ha mostrato il suo vero passo allungando a modo suo. Quarto uno straordinario Oscar Piastri. Pur avendo l’ordine di stare dietro al compagno di squadra, Oscar è riuscito a stare molto vicino a Norris anche quando Verstappen ha scavato un vuoto con gli altri. Dopo la Safety Car, Piastri si è trovato subito dietro Lewis Hamilton, che ha poi concluso in terza. Nel complesso, la gara del team inglese è stata favolosa.
Perez in rimonta, ok Mercedes, male la Ferrari
Il podio, insieme a Verstappen e Norris, lo chiude Lewis Hamilton. Il sette volte campione del mondo decide di star fuori per aspettare una Safety che poi arriva davvero. Il britannico effettua il pit stop e riesce a stare davanti a tutti, in P3. Quinta posizione per l’altra freccia nera di George Russell. Sempre in lotta con Leclerc, dopo il pit stop (con la mescola di vantaggio) lo passa agilmente e scappa via. Alla ripartenza prova il sorpasso su Piastri, ma non ci riesce e successivamente non tiene il passo dell’australiano.
Sesta posizione al traguardo per Sergio Perez. La sua rimonta oggi, pur avendo una Red Bull, non è stata agevolissima. Inoltre, è stato sicuramente aiutato dalla Safety Car.
Delude tantissimo invece la Ferrari, che conclude in P9 con Charles Leclerc ed in P10 con Carlos Sainz. La Rossa, invece di voler osare, sembrava non voler rischiare nulla. La gomma soft, pur se si fosse dimostrata un’ottima mescola, è stata categoricamente esclusa dalle strategie del team di Maranello. È vero, comunque, che questa sarebbe stata la gara più difficile del calendario e dal prossimo week-end dovremmo rivedere la vera Ferrari.
Dietro tutti compatti
A concludere la Top 10 troviamo Fernando Alonso in P7 ed Alexander Albon in P8. Gara abbastanza anonima del pilota dell’Aston, che si è sempre difeso dagli attacchi degli altri, per poi essere abbastanza fortunato con il ritiro di Magnussen. Altra ottima prestazione offerta dal thailandese che sembra adesso guidare una Williams tornata a vita.
Tutti sotto il secondo, tutti vicini, questa è la F1 che ci piacerebbe avere.
ARTICOLO DI FRANCESCO ORLANDO