Dopo 26 anni di attesa, la McLaren è tornata a dominare il mondiale costruttori, coronando una crescita costante iniziata due stagioni fa. Il titolo 2024 ha premiato il lavoro del team di Woking, che ha costruito una vettura competitiva e affidabile, in grado di reggere il confronto con la Ferrari e di surclassare la Red Bull, scesa al terzo posto dopo una stagione difficile. Con il 2025 all’orizzonte, però, la McLaren non intende fermarsi. L’obiettivo dichiarato è quello di consolidare la propria leadership, ma senza cadere nella trappola del “troppo rischio,” che ha già travolto i rivali di Milton Keynes.
Il confine sottile tra successo e disastro
La stagione 2024 della Red Bull è stata un monito per tutti. La rivoluzionaria RB20, concepita per spingersi oltre i limiti della dominante RB19, ha fallito l’obiettivo, portando più problemi che benefici. Il nuovo sistema di raffreddamento, ideato per migliorare l’efficienza aerodinamica, si è rivelato problematico, causando frequenti guasti e richiedendo ben sei motori termici per Max Verstappen durante l’anno.
“Se fossimo rimasti fermi gli altri ci avrebbero raggiunto, abbiamo dovuto prenderci dei rischi,” aveva dichiarato Helmut Marko a inizio stagione, ma a Monza lo stesso Verstappen era stato critico: “Abbiamo trasformato una vettura dominante in un mostro.”
Un esempio che McLaren non può ignorare, ma che non sembra spaventare Zak Brown, CEO della scuderia inglese: “Ci siamo presi dei rischi sulla vettura 2025. Non abbiamo seguito l’approccio ‘la vettura è buona, ritocchiamo solo dei dettagli’. La nostra mentalità è cambiata: non vogliamo essere solo bravi come gli altri, ma battere tutti.”
Coraggio e continuità
La fiducia di Brown è radicata nella solidità dimostrata dal team nelle ultime due stagioni. Ogni aggiornamento portato in pista dalla McLaren ha funzionato perfettamente, migliorando le prestazioni delle monoposto. Al contrario, Ferrari, Mercedes e Red Bull hanno avuto difficoltà a capitalizzare sulle loro innovazioni, spesso compromettendo le gare con sviluppi che non hanno dato i risultati sperati.
Per Brown, il 2025 rappresenta l’opportunità di consolidare un nuovo ciclo vincente: “Non possiamo permetterci di essere conservativi. Fino a un anno fa cercavamo di raggiungere gli altri, ora siamo noi il punto di riferimento. Non è più una questione di restare competitivi, ma di dominare.”
Una sfida aperta fino all’ultimo
Con Ferrari e Red Bull pronte a reagire, e una Mercedes in cerca di riscatto, il 2025 si preannuncia come una stagione cruciale. L’ultimo anno del ciclo regolamentare potrebbe segnare la differenza tra chi riuscirà a mantenere la propria leadership e chi, invece, si troverà a rincorrere con un progetto azzardato.
McLaren sa che il confine tra il successo e il disastro è sottilissimo, ma la fiducia nel lavoro svolto e la continuità degli ultimi anni rimangono punti fermi su cui il team di Woking basa le proprie ambizioni. Il successo ottenuto nel 2024 non è stato frutto del caso, ma di una filosofia di sviluppo che ha puntato su innovazione, audacia e un’organizzazione impeccabile in fabbrica e in pista.
Un’eredità da confermare
Il titolo costruttori ha riportato la McLaren nell’élite della Formula 1, ma l’asticella per il 2025 è ancora più alta. Riuscire a ripetersi sarà la vera sfida, soprattutto in un contesto dove Ferrari, Red Bull e Mercedes sono pronte a colmare il divario.
Il 2025 sarà un anno cruciale anche in ottica futura: il nuovo regolamento tecnico del 2026 obbligherà i team a concentrare risorse significative nello sviluppo delle nuove monoposto, rendendo fondamentale partire con il piede giusto fin dall’inizio della stagione. McLaren, come già accaduto per Red Bull nel 2024, si troverà di fronte alla necessità di bilanciare aggressività progettuale e affidabilità, evitando di incorrere negli stessi errori che hanno penalizzato i rivali di Milton Keynes.
“Abbiamo imparato molto guardando quello che è successo agli altri,” ha concluso Brown. “Sappiamo che ogni passo avanti comporta dei rischi, ma siamo pronti ad affrontarli. Questo è ciò che serve per rimanere al vertice.”
Riuscirà il team di Woking a confermarsi ai vertici, o l’audacia rischierà di trasformarsi in un boomerang?
Fonte dichiarazioni: FormulaPassion