Dopo più di due anni, Nikita Mazepin si è visto revocare tutte le sanzioni e restrizioni a suo carico dal Tribunale dell’Unione Europea. Il pilota russo, ex Haas, era stato inserito dall’UE in una lista di persone a cui sono state imposte sanzioni dopo l’invasione russa dell’Ucraina iniziata il 24 febbraio 2022.
Nikita e il padre Dmitry si erano visti congelare i propri fondi. Inoltre, era stato vietato loro l’ingresso negli stati membri dell’Unione Europea. Pochi giorni prima, inoltre, il pilota era stato licenziato dalla Haas assieme al suo sponsor Uralkali, sempre a causa della guerra appena cominciata.
Il percorso di Mazepin: dalla Formula 1 alle sanzioni
Dopo solamente un anno di Formula 1, quindi, Mazepin ha ricominciato dalla Asian Le Mans Series. Nel frattempo, il moscovita ha cominciato a lanciare appelli per rimuovere se stesso e altri colleghi dalle liste di sanzioni. Nessuno di questi, però, ha mai avuto l’esito sperato.
Mercoledì scorso, tuttavia, l’UE ha sollevato ogni sanzione a suo carico, sostenendo che non ci sono prove di legami con suo padre eccetto a quello di sangue. La sponsorizzazione dell’azienda paterna Uralkali, inoltre, non aveva più importanza, in quanto il pilota aveva già perso il sedile Haas.
Il Tribunale dell’Unione Europea ha dunque dichiarato un errore inserire Mazepin nell’elenco delle persone sanzionate solo in base all’associazione con il padre. Il “criterio di associazione” per cui Nikita era stato inserito nella lista, infatti, implica l’esistenza di legami che vadano al di là di quelli familiari, condizione che per Mazepin non sussiste.
Mazepin ha accolto la notizia con favore, anche se il suo obiettivo di tornare in Formula 1 resta quasi impossibile. “Sono estremamente incoraggiato dalla sentenza odierna e sono grato alla Corte europea per il giusto processo al mio caso – recita il comunicato del pilota – È certamente una tappa fondamentale“.