Felipe Massa fa sul serio, e la battaglia legale per riavere indietro il titolo del 2008 è pronta ad entrare nel vivo. L’ex pilota Ferrari ha perso il titolo – andato poi a Lewis Hamilton sulla McLaren – per un solo punto. Il brasiliano però avrebbe potuto vincere se non fosse stato per l’episodio scandalo del Gran Premio di Singapore, di cui FIA e F1 erano a conoscenza. Uno degli episodi più controversi della storia della Formula 1, che è stato impugnato da Massa e dai suoi legali per rivendicare il titolo iridato.
Il fattaccio
Gran Premio di Singapore, 2008. Siamo al quattordicesimo giro. Massa è in testa, ed è il favorito per la vittoria, quando Nelson Piquet Jr va a sbattere contro le barriere, si scoprirà, per volontà della Renault. L’incidente richiede l’uscita della Safety Car. Un errore dei meccanici Ferrari durante il pit stop consegna la vittoria a Fernando Alonso, compagno di Piquet Jr. Il caso è sospetto, ma la stagione prosegue e il mondiale viene assegnato a Lewis Hamilton. Nel 2009 arriva la svolta. Dopo le testimonianze di Piquet e Symonds, e le indagini della FIA sul crashgate, la Renault è costretta a pagare pegno. Fioccano le squalifiche e la questione procede anche per l’anno successivo.
La riapertura del caso
La faccenda si era chiusa nel 2010. Tuttavia le nuove informazioni sul crashgate fornite dall’ex boss della F1, Bernie Ecclestone, a inizio 2023 hanno portato Felipe Massa ad agire per vie legali e a spingere per riaprire il caso. Si scopre infatti, che FIA e F1 avevano informazioni sul crashgate già prima della fine del campionato. E questo avrebbe potuto stravolgere le sorti del Mondiale. La battaglia di Massa, si muove quindi su queste ultime dichiarazioni ed è pronta ad entrare in tribunale.
Massa e la lettera di reclamo
Secondo le ultime indiscrezioni arrivate da Reuters gli avvocati dell’ex pilota della Ferrari Felipe Massa avrebbero avviato un’azione legale contro la F1 e la FIA per la presunta cospirazione che gli ha visto negare il Campionato Piloti 2008. Nel particolare il team di Massa avrebbe inviato una Lettera di reclamo alla FIA e alla FOM, che illustra i dettagli del caso. Come riporta Motorsport.com la difesa di Massa sostiene che il brasiliano è stato “vittima di una cospirazione”, e che la FIA e la FOM, pur essendo a conoscenza dei dettagli del caso prima della fine del campionato, hanno deliberatamente omesso di prendere provvedimenti.
![Felipe Massa e Lewis Hamilton in conferenza stampa nel 2008](https://news.yawclub.com/wp-content/uploads/2023/08/lewis-hamilton-felipe-massa-press-conference-2008-planetf1-1024x576.webp)
Nel complesso dunque il Mondiale 2008 ha privato Massa non solo del titolo ma anche di decine di milioni di euro in mancati guadagni e bonus.
“In poche parole, il signor Massa è il legittimo campione piloti del 2008, e la F1 e la FIA hanno deliberatamente ignorato la cattiva condotta che lo ha privato di quel titolo”, si legge nella lettera, che prosegue. “Il signor Massa non è in grado di quantificare completamente le sue perdite in questa fase, ma stima che esse possano superare le decine di milioni di euro. Questo importo non copre le gravi perdite morali e di reputazione subite dal signor Massa”. Nella lettera si menziona anche un provvedimento legale pronto a partire nel caso non dovesse arrivare una risposta entro 2 settimane.
La strada intrapresa di Massa e dai suoi legali tuttavia è piena di ostacoli. Oltre a dover provare e contestare realisticamente quanto successo 15 anni fa, dovrà vedersela con la burocrazia del Codice Sportivo Internazionale della FIA e con un sistema giudiziario piuttosto complesso.
Fonte dichiarazioni: Motorsport.com