La battaglia di Charles Leclerc con la sua SF-23 a Zandvoort è durata 43 giri. 43 giri sofferti, dopo i danni subiti in partenza e un pit-stop disastroso per montare le intermedie che non erano sulla piazzola nel momento in cui Charles si è fermato per montarle. Un disastro annunciato, anche dalle tante problematiche avute dal monegasco nelle prime fasi del weekend e dall’incidente di ieri in qualifica. Rispetto a Sainz, che senza un poderoso Alonso avrebbe potuto raggiungere il podio, Charles ha patito di più il set-up scelto. Un compromesso, quello per il bilanciamento, che non ha portato frutti ma ancora tanti dubbi. Vediamo quindi come ha commentato il weekend olandese Charles Leclerc, intervistato al termine della sua gara di soli 43 giri.
Il contatto iniziale
Diverse le difficoltà nella fase iniziale del Gran Premio. La pioggia, che non ha mai smesso di tormentare i team in questa gara, ha costretto a rivedere le strategie in una manciata di secondi e questo ha creato confusione. I meccanici della Ferrari alla prima chiamata di Leclerc non erano pronti con le intermedie e questo ha scatenato l’ira di tifosi che ancora una volta hanno visto Charles fermo ai box in attesa delle gomme da montare. Ma secondo il monegasco questo non avrebbe influito tanto sul resto della sua gara. Ci sono altri piloti che non si sono fermati e che effettivamente hanno pagato un conto più caro del monegasco.
Quello che ha compromesso la gara di Charles Leclerc, a detta proprio del monegasco, è stato il contatto iniziale con Oscar Piastri. Un contatto che ha fatto perdere a Charles 60 punti di carico, e che hanno quindi decretato la fine della gara del monegasco.
“La chiamata al primo giro è stata giusta – dice Charles ai microfoni di Mara Sangiorgio, di Sky Sport F1, poi ovviamente abbiamo perso del tempo al pit stop però abbiamo guadagnato di più che perso. Il contatto con Oscar era piccolo ma ha avuto un’influenza grandissima sulla macchina e abbiamo perso più di 60 punti. Dopodiché non c’era più nulla da fare.“