Dopo la qualifica di ieri che ha lasciato l’amaro in bocca a Leclerc, il monegasco ha provato a voltar pagina. Sul fresco di rinnovo tracciato ungherese, Charles Leclerc ha cercato di capitalizzare ciò che la macchina gli concedeva. Una performance non eccellente ma sufficiente a garantirgli la settima posizione. Tanto da rifare a Maranello, perché il distacco dal podio in una pista favorevole è enorme.
La domenica di Leclerc
Il numero 16 della Ferrari ha avuto una partenza buona, sopravanzando Zhou dopo il disastroso stacco di frizione del cinese. Leclerc, partito con gomma media, ha resistito alle insidie del compagno per i primi giri, il quale aveva una mescola di vantaggio. Niente swap dei piloti nella fase iniziale. Ancora una volta sfortunato Leclerc, che è rientrato in pista al decimo posto dopo un pit stop di quasi 10 secondi. Non entrava la posteriore sinistra.
Dopo aver recuperato posizioni fino ad accodarsi al compagno, Leclerc è rientrato al giro 44 per montare gomma bianca. Ha funzionato l’undercut sul compagno, rientrato dopo il monegasco al giro successivo. Durante l’ingresso in pit lane, tuttavia, il numero 16 ha superato il limite di velocità, vedendosi inflitta una penalità di 5 secondi. Epilogo infelice per Leclerc, il quale ha dovuto cedere virtualmente la posizione a Russell, che ha chiuso a meno di cinque secondi da lui.
Tanto da sistemare, ma il morale di Leclerc non cala
Ai microfoni, Leclerc ha discusso inizialmente della performance generale: “Sappiamo di trovarci bene su piste di questo tipo, però gli altri si sono trovati ancora meglio. Dobbiamo lavorare molto sulla sensibilità di questa macchina col vento perché è molto difficile da gestire. So che mi ripeto ma dobbiamo lavorare al massimo, è quello che facciamo dall’inizio e sono sicuro che pagherà“.
Leclerc ha poi risposto così alla demoralizzazione che traspare dalle comunicazioni radio: “No, demoralizzato zero. Io darò tutto fino all’ultima gara. Purtroppo abbiamo tanti problemi di radio perché si sente una parola su quattro. La motivazione è al 200% anche se purtroppo non abbiamo la macchina per dimostrarlo. Spero che il nostro momento arriverà“.